Tesi etd-06212023-174528 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
ERMACORA, ESTER
URN
etd-06212023-174528
Titolo
Il ruolo della NIV nel trattamento dell'insufficienza respiratoria di grado lieve-moderato: uno studio prospettico, multicentrico, controllato e randomizzato.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Corradi, Francesco
correlatore Prof. Forfori, Francesco
correlatore Prof. Forfori, Francesco
Parole chiave
- insufficienza respiratoria
- ventilazione meccanica non invasiva
Data inizio appello
11/07/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/07/2063
Riassunto
Risultano ben documentati in letteratura gli effetti positivi della NIV in termini di sopravvivenza nei pazienti affetti da forme severe di insufficienza respiratoria acuta. Tuttavia non ci sono tutt’oggi altrettanti studi riguardanti l’efficacia di questa tecnica nel prevenire l’aggravamento delle forme di insufficienza respiratoria acuta di grado lieve-moderato.
Inoltre fino ad ora i trial clinici sono stati condotti perlopiù in reparti di terapia intensiva, dove la strumentazione e il personale altamente specializzato garantivano un profilo di sicurezza ed efficacia maggiore.
L’obiettivo primario di questo studio è stato dunque quello di verificare se l’utilizzo di questa strategia riducesse in maniera significativa la probabilità di progressione dell’insufficienza respiratoria acuta di grado lieve-moderato in forme maggiormente severe rispetto al solo uso della terapia standard.
In particolare questo doveva essere dimostrato esternamente al reparto di terapia intensiva.
L’obiettivo secondario è stato quello di valutare le differenze, sempre in questi pazienti, in termini di mortalità a 28 giorni, necessità di ricovero in terapia intensiva, tempo di degenza e insorgenza di possibili complicanze.
Si è trattato di uno studio prospettico, controllato e randomizzato facente parte di un trial più grande, partito nel 2016, che coinvolgeva diverse strutture ospedaliere, tra cui quella di Pisa.
Nel nostro centro sono stati reclutati pazienti con insufficienza respiratoria di grado lieve-moderato dai reparti di medicina d’urgenza, geriatria e in area Covid tra il 2020 e il 2023.
Il protocollo ha compreso la valutazione clinica periodica dei pazienti esaminando la presenza di segni di distress respiratorio, lo stato di coscienza, i parametri FC, PA, SatO2 nonché PaO2,PaCO2,PaO2/FiO2 e pH, qualora fosse stato necessario.
Sono stati valutati in totale 47 pazienti, suddivisi attraverso randomizzazione nel gruppo di controllo e in quello di trattamento.
I risultati hanno dimostrato un vantaggio nell’aggiunta della CPAP al trattamento standard nel ridurre la necessità di ricorso a NIV terapeutica per sviluppo di forme maggiormente severe (P-value= 0.0471).
Per quanto concerne gli obiettivi secondari dello studio i risultati del nostro centro non hanno dimostrato differenze significative. Tuttavia l’assenza di insorgenza di maggiori complicanze rispetto al gruppo controllo ci ha permesso di comprendere come questa tecnica sia applicabile e sicura anche al di fuori della terapia intensiva.
Infine ha dimostrato un notevole profilo di tollerabilità (74%).
Inoltre fino ad ora i trial clinici sono stati condotti perlopiù in reparti di terapia intensiva, dove la strumentazione e il personale altamente specializzato garantivano un profilo di sicurezza ed efficacia maggiore.
L’obiettivo primario di questo studio è stato dunque quello di verificare se l’utilizzo di questa strategia riducesse in maniera significativa la probabilità di progressione dell’insufficienza respiratoria acuta di grado lieve-moderato in forme maggiormente severe rispetto al solo uso della terapia standard.
In particolare questo doveva essere dimostrato esternamente al reparto di terapia intensiva.
L’obiettivo secondario è stato quello di valutare le differenze, sempre in questi pazienti, in termini di mortalità a 28 giorni, necessità di ricovero in terapia intensiva, tempo di degenza e insorgenza di possibili complicanze.
Si è trattato di uno studio prospettico, controllato e randomizzato facente parte di un trial più grande, partito nel 2016, che coinvolgeva diverse strutture ospedaliere, tra cui quella di Pisa.
Nel nostro centro sono stati reclutati pazienti con insufficienza respiratoria di grado lieve-moderato dai reparti di medicina d’urgenza, geriatria e in area Covid tra il 2020 e il 2023.
Il protocollo ha compreso la valutazione clinica periodica dei pazienti esaminando la presenza di segni di distress respiratorio, lo stato di coscienza, i parametri FC, PA, SatO2 nonché PaO2,PaCO2,PaO2/FiO2 e pH, qualora fosse stato necessario.
Sono stati valutati in totale 47 pazienti, suddivisi attraverso randomizzazione nel gruppo di controllo e in quello di trattamento.
I risultati hanno dimostrato un vantaggio nell’aggiunta della CPAP al trattamento standard nel ridurre la necessità di ricorso a NIV terapeutica per sviluppo di forme maggiormente severe (P-value= 0.0471).
Per quanto concerne gli obiettivi secondari dello studio i risultati del nostro centro non hanno dimostrato differenze significative. Tuttavia l’assenza di insorgenza di maggiori complicanze rispetto al gruppo controllo ci ha permesso di comprendere come questa tecnica sia applicabile e sicura anche al di fuori della terapia intensiva.
Infine ha dimostrato un notevole profilo di tollerabilità (74%).
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