Tesi etd-06212023-120336 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
PATERNO, AGNESE
URN
etd-06212023-120336
Titolo
Valutazione del profilo cardiovascolare di un nuovo estratto di Punica granatum
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE
Relatori
relatore Prof.ssa Testai, Lara
relatore Prof. Calderone, Vincenzo
relatore Prof.ssa Martelli, Alma
relatore Prof. Calderone, Vincenzo
relatore Prof.ssa Martelli, Alma
Parole chiave
- buccia
- cardiovascolare
- cardiovascular
- ecosostenibilità
- green technology
- hypertension
- ipertensione
- melograno
- peel
- pomegranate
Data inizio appello
12/07/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/07/2093
Riassunto
Il lavoro di tesi nasce con lo scopo di valutare l’attività di un estratto ottenuto dal frutto del melograno (Punica Granatum L.), pianta conosciuta sin dai tempi antichi per le sue applicazioni benefiche.
Tale interesse nasce dalla ricchezza di fitonutrienti che caratterizzano ogni parte del frutto, tra cui flavonoidi, antocianine e tannini (ellegitannini, gallotannini e proantocianidine) che rendono la pianta importante non solo dal punto di vista alimentare ma soprattutto dal punto di vista nutraceutico.
In particolare, l’estratto testato in questo progetto è stato ottenuto da parti del frutto (mesocarpo ed epicarpo) che vengono considerati scarti. Questo con lo scopo sia di recuperare un prodotto che altrimenti andrebbe perso, nell’ottica di un’economia circolare che spinge verso l’ecosostenibilità, sia per la rivalutazione nutraceutica di queste bucce ricche di sostanze attive.
La tecnica sfruttata per la produzione dell’estratto è la cavitazione idrodinamica che consente l’ottenimento di una matrice porosa pectinica all’interno della quale i polifenoli possano rimanere adesi per garantire non solo una migliore solubilità dell’estratto ma anche una migliore bioaccessibilità.
Una delle attività maggiormente indagate negli ultimi anni è l’azione del melograno sul sistema cardiovascolare. Per questo, è stata analizzata l’azione antiipertensiva e l’azione protettiva nei confronti della disfunzione endoteliale.
L’attività antiipertensiva è stata indagata, tramite un’analisi in cronico su ratti normotesi e SHR,ossia spontaneamente ipertesi, divisi in 4 gruppi.
Ogni gruppo ha ricevuto giornalmente per os 3 diversi trattamenti per 6 settimane:
- Acqua da bere e DMSO per i due gruppi di controllo che comprendono ratti normotesi e SHR.
- Estratto di melograno 150 mg/Kg solubilizzato in acqua da bere e DMSO per ratti SHR
- Captopril, farmaco antiipertensivo di riferimento, 20 mg/kg solubilizzato in DMSO in acqua da bere, per ratti SHR
La pressione arteriosa sistolica è stata misurata due volte alla settimana ad animali coscienti mediante il metodo “tail-cuff”. Al termine del trattamento cronico in vivo, è stata analizzata l’eventuale protezione che l’estratto può aver esercitato sulla disfunzione endoteliale. Questa azione è stata studiata mediante allestimento dell’aorta in bagnetti per organo isolato, andando a confrontare la percentuale di vasorilasciamento a dosi cumulative crescenti di acetilcolina dopo contrazione indotta da noradrenalina.
Tale interesse nasce dalla ricchezza di fitonutrienti che caratterizzano ogni parte del frutto, tra cui flavonoidi, antocianine e tannini (ellegitannini, gallotannini e proantocianidine) che rendono la pianta importante non solo dal punto di vista alimentare ma soprattutto dal punto di vista nutraceutico.
In particolare, l’estratto testato in questo progetto è stato ottenuto da parti del frutto (mesocarpo ed epicarpo) che vengono considerati scarti. Questo con lo scopo sia di recuperare un prodotto che altrimenti andrebbe perso, nell’ottica di un’economia circolare che spinge verso l’ecosostenibilità, sia per la rivalutazione nutraceutica di queste bucce ricche di sostanze attive.
La tecnica sfruttata per la produzione dell’estratto è la cavitazione idrodinamica che consente l’ottenimento di una matrice porosa pectinica all’interno della quale i polifenoli possano rimanere adesi per garantire non solo una migliore solubilità dell’estratto ma anche una migliore bioaccessibilità.
Una delle attività maggiormente indagate negli ultimi anni è l’azione del melograno sul sistema cardiovascolare. Per questo, è stata analizzata l’azione antiipertensiva e l’azione protettiva nei confronti della disfunzione endoteliale.
L’attività antiipertensiva è stata indagata, tramite un’analisi in cronico su ratti normotesi e SHR,ossia spontaneamente ipertesi, divisi in 4 gruppi.
Ogni gruppo ha ricevuto giornalmente per os 3 diversi trattamenti per 6 settimane:
- Acqua da bere e DMSO per i due gruppi di controllo che comprendono ratti normotesi e SHR.
- Estratto di melograno 150 mg/Kg solubilizzato in acqua da bere e DMSO per ratti SHR
- Captopril, farmaco antiipertensivo di riferimento, 20 mg/kg solubilizzato in DMSO in acqua da bere, per ratti SHR
La pressione arteriosa sistolica è stata misurata due volte alla settimana ad animali coscienti mediante il metodo “tail-cuff”. Al termine del trattamento cronico in vivo, è stata analizzata l’eventuale protezione che l’estratto può aver esercitato sulla disfunzione endoteliale. Questa azione è stata studiata mediante allestimento dell’aorta in bagnetti per organo isolato, andando a confrontare la percentuale di vasorilasciamento a dosi cumulative crescenti di acetilcolina dopo contrazione indotta da noradrenalina.
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Tesi non consultabile. |