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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06212023-115535


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BERRUGI, ALESSIA
URN
etd-06212023-115535
Titolo
LA TRANSAZIONE FISCALE PRIMA E DOPO IL CODICE DELLA CRISI: UN'OPPORTUNITÀ PER L'IMPRENDITORE IN DIFFICOLTÀ ECONOMICO-FINANZIARIA
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
CONSULENZA PROFESSIONALE ALLE AZIENDE
Relatori
relatore Bellé, Brunella
Parole chiave
  • transazione previdenziale
  • pnrr
  • riforma fiscale
  • professionista attestatore
  • cram down
  • accordo di ristrutturazione dei debiti
  • concordato preventivo
  • debiti tributari
  • crisi d'impresa
  • transazione fiscale
Data inizio appello
17/07/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
17/07/2093
Riassunto
Il presente lavoro tratta il tema della transazione fiscale, istituto che consente alle imprese in crisi di ridurre o dilazionare i debiti con il fisco e gli enti previdenziali, nell’ambito di un concordato preventivo o di un accordo di ristrutturazione dei debiti per evitare che lo stato di crisi possa sfociare nel fallimento (rinominato dal nuovo Codice della Crisi di Impresa come Liquidazione Giudiziale). Negli ultimi anni, infatti, la stabilità del sistema imprenditoriale italiano è stata messa a dura prova: dalla pandemia da COVID-19 prima, al conflitto russo-ucraino dopo, unito alla conseguente crisi energetica ed alla difficoltà di reperimento delle materie prime compresa l’inflazione. Molte società sono a rischio default avendo un elevato ammontare di debiti finanziari, tributari e previdenziali, ed è proprio in questo scenario che può essere utilizzato l’istituto oggetto della mia trattazione, ancor più che in passato, favorendo il recupero delle aziende e salvaguardando nello stesso tempo i posti di lavoro, facendo in modo che anche lo Stato possa risparmiare riguardo agli ammortizzatori sociali, incassando parte dei crediti tributari e contributivi altrimenti irrecuperabili. Con il presente lavoro si cerca di fare luce su questo istituto che, anche se vigente già da tempo nel sistema giuridico italiano, è ancora poco conosciuto ed utilizzato nella prassi, la cui natura giuridica è molto particolare poiché ha aspetti e caratteristiche peculiari del diritto tributario, del diritto fallimentare e dell’economia aziendale.
Nella prima parte della mia trattazione, ho ripercorso la sua particolare evoluzione storico-normativa, facendo particolare attenzione alle modifiche introdotte prima dalla Legge di Stabilità 2017 e successivamente dal nuovo Codice della Crisi (D. Lgs. 14/2019) entrato in vigore il 15 Luglio 2022. In particolare, quest’ultima modifica è andata ad incidere in modo sostanziale sull’istituto in oggetto (fino ad allora contenuto nell’art. 182-ter L.F e poi nel Codice, agli artt. 63 e 88).
Inoltre, in considerazione della situazione di crisi economica per le imprese, determinata dall’emergenza epidemiologica da COVID-19 e la conseguente continua proroga dell’entrata in vigore del CCII, il legislatore è stato costretto ad anticipare la funzionalità di alcuni istituti previsti nel CCII, tra i quali il Cram down fiscale e previdenziale nell’ambito di procedure concordatarie o ristrutturatrici, proprio con la finalità di aiutare le imprese e la continuità aziendale ed evitare continue situazioni di impasse. Si era infatti compreso che nell’allora contesto le imprese avrebbero incontrato enormi difficoltà e che quindi fosse necessario offrire uno strumento ulteriore per far fronte a quella massa di debiti erariali e previdenziali che erano sorti già prima della crisi sanitaria e che ancora di più si erano accumulati nel periodo della pandemia; inoltre, si voleva ovviare alla generale opposizione e lentezza da parte degli Enti alla transazione fiscale. Con l’espressione anglosassone “Cram down”, che sostanzialmente significa “forzati ad accettare”, si fa riferimento al fenomeno giuridico in base al quale il Tribunale omologa la procedura intrapresa di transazione fiscale, anche senza il voto favorevole dell’Amministrazione finanziaria, a condizione che tale voto sia determinante ai fini del raggiungimento delle maggioranze richieste dalla legge e a condizione che un professionista indipendente attesti, nella propria relazione, la convenienza della proposta di transazione fiscale rispetto all’alternativa fallimentare. Ed è questa la vera rivoluzionaria novità dell’ultima normativa in materia.
Vengono specificate poi le modalità, i requisiti oggettivi e soggettivi per l’accesso a questo strumento, il ruolo del professionista attestatore e come viene superato il principio cardine dell’indisponibilità tributaria alla luce dei principi costituzionali meritevoli di maggiore tutela. Infine, analizziamo la possibile evoluzione della normativa a seguito della riforma fiscale 2023 in itinere, inserita tra le priorità del PNRR, con la quale si prevede di estendere la transazione fiscale a tutti gli istituti regolati dal Codice della crisi e anche ai tributi locali, fino ad ora esclusi. Con dei casi giurisprudenziali accenniamo a problematiche ancora rimaste aperte, nella speranza che il legislatore intervenga presto per fare chiarezza e risolva questi quesiti ancora oggetto di diversa interpretazione giurisprudenziale e dottrinale.
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