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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06212021-164642


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
CARPENITO, ROBERTA
URN
etd-06212021-164642
Titolo
L'utilizzo dei sostituti dermici nel trattamento delle perdite di sostanza: valutazione dell'efficacia clinica e dell'outcome
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Cigna, Emanuele
Parole chiave
  • infezione
  • radioterapia
  • scala ricostruttiva
  • innesto cutaneo
  • obesità
  • abitudine tabagica
  • diabete
  • terapia steroidea
  • perdita di sostanza
  • matrici dermiche
  • controindicazioni
  • attecchimento incompleto
  • ematoma e sieroma
  • distacco prematuro del silicone
  • terapia a pressione negativa
  • outcome
  • indicazioni
  • contraindications.
  • indications
  • poor take
  • infection
  • radiotherapy
  • use of steroids
  • diabetes
  • smoking
  • obesity
  • skin graft
  • reconstructive ladder
  • substance loss
  • dermal matrix
  • negative pressure wound therapy
  • outcome
  • premature silicone separation
  • hematoma and seroma
Data inizio appello
14/07/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/07/2091
Riassunto
L’introduzione delle matrici dermiche sostitutive nella scala ricostruttiva ha consentito di garantire un’ottimale outcome riparativo anche in presenza di perdite di sostanza estese, a tutto spessore, e con controindicazione all’esecuzione di metodiche riparative tradizionali. Le matrici dermiche rappresentano il modello per la rigenerazione di derma autologo il quale, una volta vascolarizzato, può essere rivestito da un autoinnesto a spessore parziale.
Lo scopo di questo studio, di carattere retrospettivo, è analizzare i risultati di interventi ricostruttivi per perdite di sostanza cutanee su 24 pazienti eseguiti tramite l’uso di matrici dermiche presso la U.O. di Chirurgia Plastica della Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (AOUP) da Marzo 2017 a Dicembre 2020. L’analisi dei dati è volta a valutare le indicazioni all’uso di matrice dermica, l’outcome dell’intervento, la necessità di terapia antibiotica profilattica, e l’eventuale vantaggio nell’utilizzo di metodiche terapeutiche aggiuntive.
I risultati dello studio confermano come i sostituti dermici consentano di ottenere una copertura ad ottimale outcome estetico e funzionale, con minimo danno del sito donatore, e con tempistiche di ospedalizzazione ridotte, indipendentemente dall’età del paziente, dalle comorbilità di base, dalle dimensioni, sede e dalla causa della perdita di sostanza. In condizioni di riparazione post-escissionale per patologia neoplastica, consentono di migliorare la prognosi e la sopravvivenza del paziente, facilitando una rapida identificazione delle recidive ed una loro semplice rimozione.

The introduction of dermal matrices in the reconstructive ladder allowed to guarantee an optimal healing of extended, full-thickness substance loss with contraindications for the execution of traditional reconstructive techniques. Dermal matrices work as a template for the regeneration of autologous dermis which, once vascularized, can be covered with an autologus split-thickness graft.
The aim of this retrospective study is to analyse the outcome of reconstructive surgeries for skin substance loss executed on 24 patients through the use of dermal matrices in the Operating Unit of Plastic Surgery of the University Hospital of Pisa from March 2017 to December 2020. The data analysis aims to evaluate the indications for the application of dermal matrices, the surgical outcome, the need for a prophylactic antibiotic therapy, and the potential advantage of the use of additional therapeutical techniques.
The results of this study confirm how dermal matrices allow to obtain a both aesthetically and functionally optimal wound coverage outcome, with minimal donor site damage, and with reduced hospitalization length of stay, regardless of the patient’s age, the previous comorbidities, the dimension, location and cause of the substance loss. Moreover, if used for reconstruction after neoplastic excision, they allow a better prognosis and survival, by facilitating a fast identification of recurrences and their easier removal.
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