Tesi etd-06212017-092742 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PANICUCCI, VALENTINA
URN
etd-06212017-092742
Titolo
Controllo termico dei polloni della vite.
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Prof. Raffaelli, Michele
relatore Dott. Frasconi, Christian
correlatore Prof. D'Onofrio, Claudio
relatore Dott. Frasconi, Christian
correlatore Prof. D'Onofrio, Claudio
Parole chiave
- pirodiserbo
- pirospollonatura
- polloni
- vite
- viticoltura
Data inizio appello
17/07/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
I succhioni della vite, comunemente chiamati polloni, sono germogli non uviferi posti alla base del tronco o in posizione prossimale al suolo. La loro eliminazione è necessaria in quanto forti competitori di nutrienti dei germogli uviferi, vista la loro crescita contemporanea. In una gestione convenzionale, questi vengono tolti utilizzando sostanze chimiche disseccanti che non penetrano nella pianta adulta. In agricoltura biologica il problema della spollonatura è molto attuale; le aziende tuttora utilizzano mezzi meccanici invadenti, oppure poco efficienti, in alternativa al controllo manuale che implica un’elevata manodopera in condizioni poco agiate e quindi un alto dispendio economico. In commercio sono presenti macchine per l’operazione del pirodiserbo che, opportunamente modificate, possono effettuare la pirospollonatura riuscendo a devitalizzare i polloni senza danneggiare la pianta; la tecnica è utilizzabile anche in agricoltura biologica, in quanto non fa uso di sostanze chimiche. La sperimentazione, avvenuta nella stagione vegeto-produttiva 2016 in un vigneto di sangiovese della Tenuta di Ceppaiano (Ceppaiano, Pisa) della Fam. Castellani, ha lo scopo di studiare il miglior stadio fenologico in cui effettuare il trattamento di pirospollonatura, valutandone inoltre gli effetti sulla produzione, analizzando le uve durante la maturazione e al momento della vendemmia. Sono state confrontate quattro tesi su quattro filari diversi: trattamento precoce (in data 21/04/16), tardivo (in data 05/05/16), doppio trattamento precoce-tardivo, testimone (no trattamento). La macchina utilizzata nella sperimentazione è sviluppata dalle Officine Mingozzi, modello PFV-600: si tratta di una macchina portata, collegata ad un trattore Same Frutteto 100 con potenza nominale di 67 kW, anch’esso presente nel parco macchine aziendale. La lavorazione, eseguita da un tecnico aziendale, è stata eseguita ad una velocità di 3 km/h e la pressione di esercizio del GPL è stata di 2 bar. Sono stati effettuati rilievi periodici sulle piante munite di cartellino (seguendo un disegno sperimentale a blocchi randomizzati), tabulando ogni volta il numero di polloni e germogli presenti, e il loro stadio fenologico (seguendo la descrizione fenotipica FA1003). Successivamente, l’analisi degli acini è stata svolta nel laboratorio del DiSAAA-a di Pisa rilevandone peso medio dell’acino, grado Brix, pH e acidità totale.
File
Nome file | Dimensione |
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tesi_com...NTINA.pdf | 7.62 Mb |
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