logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06212016-143834


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BENIVEGNA, LUIGI
URN
etd-06212016-143834
Titolo
Analisi della componente proteica e amminoacidica di cereali e legumi coltivati in biologico
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
BIOSICUREZZA E QUALITA DEGLI ALIMENTI
Relatori
relatore Prof.ssa Ranieri, Annamaria
correlatore Dott. Bernardi, Rodolfo
Parole chiave
  • graminace
  • Leguminose
  • proteine
Data inizio appello
18/07/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Pur vantando antiche tradizioni in tutto l'ambiente italiano centro-meridionale ed insulare, la coltivazione delle leguminose da granella e di cereali ha subito una notevole contrazione nell'ultimo quarantennio le cui cause possono essere individuate nelle basse rese unitarie, nella diffusione di ordinamenti colturali estremamente semplificati, nella loro limitata possibilità di meccanizzazione. La necessità di un approfondimento della tecnica colturale è quindi estremamente sentita, soprattutto in agricoltura biologica dove tra i problemi che maggiormente limitano la loro diffusione, sono la gestione della flora spontanea e la raccolta meccanica. La presenza di una filiera biologica regionale per la produzione di granelle di proteaginose e cereali per l’alimentazione umana rappresenterebbe una opportunità in termini di disponibilità di materie prime anche per la mangimistica, in quanto una quota significativa di produzione normalmente risulta di qualità non soddisfacente per il consumo umano, e può essere destinata all’alimentazione animale. Di norma tali sottoprodotti, se opportunamente valorizzati in una filiera dedicata, conservano un elevato valore nutrizionale, soprattutto in termini di quantità e qualità del contenuto proteico. La possibilità, inoltre, di poter contare su più colture proteaginose (fagiolo, cece, lenticchia, ecc.) e su più colture cerealicole determina una maggiore facilità nella formulazione di mangimi composti equilibrati per diverse tipologie di specie, in funzione delle diverse caratteristiche nutrizionali delle materie prime. Nei sistemi colturali biologici le leguminose si presentano anche come precessioni colturali ideali per i cereali e come possibilità di integrare la nutrizione azotata, punto critico dei sistemi colturali biologici che non può essere risolto facendo uso esclusivamente all’apporto di input esterni. A quest’ultimo aspetto è anche strettamente collegata la tendenza da parte di molti agricoltori che utilizzano il sistema biologico a reintrodurre varietà antiche o locali di cereali caratterizzate da una maggiore rusticità e da minori esigenze in termini di input. Lo scopo del lavoro è stato quello di caratterizzare in maniera qualitativa e quantitativa, con l’utilizzo di diverse metodiche analitiche, le proteine, gli amminoacidi e le frazioni proteiche presenti nei “prodotti primari” e “sottoprodotti” della filiera (di due diverse annate 2012/2013), di varie specie di leguminose e cereali coltivati con una tecnica di “consociazione sperimentale” provenienti dal territorio della regione Toscana. In particolare si sono verificati e confrontati i valori ottenuti dalla quantificazione dell’intero pool amminoacidico (mediante HPLC), con una attenzione critica su metionina e lisina, i due amminoacidi che sono proporzionalmente presenti in quantità differenti nei legumi e nei cereali (motivo per il quale si mira alla loro complementarietà nell’alimentazione) che in questo caso dovrebbero essere presenti in quantità superiore rispetto ai valori riscontrati in altre ricerche quantitative presenti in letteratura, come frutto della tecnica di consociazione sperimentale utilizzata. Per ottenere e valorizzare di conseguenza dei prodotti, nutrizionalmente superiori come qualità, destinati all’alimentazione umana e dei sottoprodotti destinati alla mangimistica che possiedono una distinto valore biologico rispetto ad altri mangimi.

File