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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06212015-200028


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PARRINI, CRISTIANA
URN
etd-06212015-200028
Titolo
L'impairment cognitivo nel disturbo ossessivo-compulsivo: analisi del profilo esecutivo, mnestico e visuospaziale
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Sportiello Timpano, Marco Rossano
Parole chiave
  • disturbo ossessivo-compulsivo
  • funzionamento visuospaziale
  • profilo esecutivo
  • profilo mnestico
  • psicopatologia cognitiva
Data inizio appello
10/07/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) è una patologia psichiatrica molto complessa caratterizzata dalla presenza di “pensieri intrusivi e indesiderati nella mente del soggetto” e da conseguenti compulsioni, cioè “comportamenti o atti mentali che hanno lo scopo di ridurre o annullare l’ansia provocata dalle ossessioni”. Le modalità di presentazione di tale disturbo possono variare notevolmente da soggetto a soggetto, rendendo difficile una descrizione chiara e univoca del funzionamento di tali pazienti.
Nel corso degli ultimi anni l’interesse per questo disturbo è cresciuto considerevolmente: numerosi ricercatori hanno tentato infatti di definire i correlati neurobiologici, genetici e neuropsicologici del DOC.
Con l’introduzione dello studio del funzionamento cognitivo nei disturbi psichiatrici, infatti, le indagini neurocognitive hanno tentato di evidenziare la presenza di una meccanismo unitario ed esplicativo alla base del disturbo come è stato fatto anche per la schizofrenia. Tali studi hanno però riportato risultati contrastanti tra loro probabilmente a causa, da una parte, degli alti tassi di comorbidità presenti in tale patologia e, dall’altra, per l’elevata eterogeneità interna.
La maggior parte di questi studi hanno comunque evidenziato principalmente un malfunzionamento esecutivo, mnestico e visuospaziale.
Partendo da questa evidenza, il presente lavoro si propone di investigare ulteriormente il funzionamento in questi domini cognitivi ponendo attenzione alla correlazione tra questi e la gravità del disturbo. Sono stati selezionati 13 pazienti affetti da disturbo ossessivo compulsivo, senza una storia di disturbi neurologici in anamnesi, presso il Servizio di Salute Mentale della ASL 5 di Pisa e sono stati sottoposti ad una batteria di test atta a valutarne il funzionamento esecutivo (test dei Giudizi Verbali, Torri di Londra, Brixton Test e Stroop Test), a un test per analizzare l'integrità del sistema della memoria (Wechsler Memory Scale-IV) e a una valutazione delle funzioni visuospaziali (test dell’ Aprassia Costruttiva e Disegno con i Cubi). Infine, la gravità del disturbo è stata indagata tramite il Maudsley Obsessive-Compulsive Inventory, un questionario autovalutativo che permette di ottenere anche informazioni riguardo al contenuto prevalente delle ossessioni (“checking”, “clearing/contamination”, “doubting/ruminating” ), permettendoci così di suddividere il campione in sottotipi.
In accordo con i principi della psicopatologia cognitiva viene qui proposto un nuovo punto di vista sul DOC: si cerca cioè di chiarire la relazione tra sintomatologia e funzionamento neurocognitivo, non solamente per raggiungere una più approfondita comprensione della patologia, ma anche perché una buona valutazione neuropsicologica può permettere la migliore qualità della presa in carico del paziente attraverso il perfezionamento diagnostico, una maggiore affidabilità del giudizio prognostico e infine è necessaria per progettare interventi di tipo riabilitativo.

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