Tesi etd-06212007-105128 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Lisi, Tommaso
URN
etd-06212007-105128
Titolo
Productivity Dynamics in EU-15 Regions, a Sectoral Analysis.
Dipartimento
ECONOMIA
Corso di studi
SCIENZE ECONOMICHE
Relatori
Relatore Prof. Fiaschi, Davide
Parole chiave
- convergenza
- produttività del lavoro
Data inizio appello
12/07/2007
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/07/2047
Riassunto
Il presente elaborato studia le dinamiche della produttività del lavoro all'interno delle regioni
dell'Unione Europea.
Una vasta letteratura mette infatti in evidenza come le disuguaglianze a livello regionale risultino spesso più gravi di quelle nazionali nell'ambito dei paesi UE. A fronte del processo di integrazione apertosi con il mercato unico si sono inoltre sviluppate due opposte linee di pensiero in merito ai possibili effetti dell'intensificarsi degli scambi tra gli stati membri. Una visione apparentemente "ottimista" confida in fenomeni di convergenza, dovuti all'accumulazione del capitale nelle zone più arretrate ed all'agire dispillovers tecnologici. L'altro filone teorico, che ha i propri capisaldi nella "new trade theory" prevede invece fenomeni di polarizzazione e divergenza, da ricondursi essenzialmente allo sfruttamento di economie di scala interne ed esterne alle imprese.
Nell'elaborato si sottolinea come i differenti esiti possano coesistere in settori distinti, a seconda della rilevanza delle suddette economie di scala e della trasferibilità dell'output.
Servandosi anche di un'analisi di micro-dati a livello di singola impresa, si cerca dunque di assegnare a dei settori particolarmente rappresentativi una caratterizzazione relativa a queste due dimensioni chiave, in modo da poter effettuare delle previsioni specifiche in tema di dinamiche produttive. Si sottopongono infine a verifica le ipotesi precedentemente formulate, cercando di individuare fenomeni di convergenza o divergenza per i singoli settori.
dell'Unione Europea.
Una vasta letteratura mette infatti in evidenza come le disuguaglianze a livello regionale risultino spesso più gravi di quelle nazionali nell'ambito dei paesi UE. A fronte del processo di integrazione apertosi con il mercato unico si sono inoltre sviluppate due opposte linee di pensiero in merito ai possibili effetti dell'intensificarsi degli scambi tra gli stati membri. Una visione apparentemente "ottimista" confida in fenomeni di convergenza, dovuti all'accumulazione del capitale nelle zone più arretrate ed all'agire dispillovers tecnologici. L'altro filone teorico, che ha i propri capisaldi nella "new trade theory" prevede invece fenomeni di polarizzazione e divergenza, da ricondursi essenzialmente allo sfruttamento di economie di scala interne ed esterne alle imprese.
Nell'elaborato si sottolinea come i differenti esiti possano coesistere in settori distinti, a seconda della rilevanza delle suddette economie di scala e della trasferibilità dell'output.
Servandosi anche di un'analisi di micro-dati a livello di singola impresa, si cerca dunque di assegnare a dei settori particolarmente rappresentativi una caratterizzazione relativa a queste due dimensioni chiave, in modo da poter effettuare delle previsioni specifiche in tema di dinamiche produttive. Si sottopongono infine a verifica le ipotesi precedentemente formulate, cercando di individuare fenomeni di convergenza o divergenza per i singoli settori.
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