• carcinoma testa/collo HPV-negativo
• flash radiotherapy

SCOPO DEL LAVORO: il fine di questo studio è quello di valutare gli effetti radiobiologici in vitro dell'irradiazione di fibroblasti dermici umani sani (nHDF) e di cellule umane di carcinoma squamoso test/collo con ElectronFlash sia in modalità convenzionale che FLASH.
MATERIALI E METODI: entrambe le linee cellulari, nHDF e SCC-25, sono state coltivate in monostrato su terreno di coltura DMEM/F-12 arricchito e incubate in atmosfera umidificata, successivamente irradiate con ElectronFlash effettuando una escalation di dose sia in modalità convenzionale che FLASH.
RISULTATI: sui campioni di cellule sono stati condotti due esperimenti, MTS Cell Viability Assay e Clonogenic Assay. Con il test MTS è stato possibile valutare la vitalità delle cellule sane e tumorali dopo 72h, 6d e 8d dall'irradiazione con dosi crescenti (2-16 Gy) sia in modalità convenzionale che FLASH. I dati ottenuti sono poi stati valutati statisticamente sfruttando il test ANOVA a due vie. Il test ha mostrato che la vitalità delle cellule sane si manteneva più alta quando queste venivano irradiate con modalità FLASH, mentre la vitalità delle cellule tumorali era minore se si sfruttava una modalità d'irradiazione convenzionale, ma questo potrebbe essere dovuto al tentativo dei mitocondri delle cellule tumorali di rispondere all'insulto fornito dalla FLASH.
Il saggio clonogenico, invece, è un test di sopravvivenza cellulare che valuta la capacità di una singola cellula di formare colonie. Le cellule di SCC-25 sono state seminate in 6 piastre, in numero variabile (100-800 cell/piastra) e irradiate con dosi crescenti (0-16 Gy) sia in modalità convenzionale che FLASH, dopo 7 giorni si è passati al conteggio delle colonie e alla valutazione della frazione di sopravvivenza (SF). I dati ottenuti sono stati valutati statisticamente sfruttando il test di Wilcoxon. La frazione di sopravvivenza delle cellule irradiate con modalità FLASH risulta essere sovrapponibile a quella delle cellule irradiate con modalità convenzionale.
CONCLUSIONE: i risultati ottenuti sono indubbiamente significativi e confrontabili con quanto già riportato in letteratura sebbene necessitino di ulteriori conferme, considerando anche il fatto che sono test in vitro e non in vivo, dove sembra possano essere coinvolti ulteriori meccanismi alla base della bontà dell'effetto FLASH.