Tesi etd-06202023-181843 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
CALVANI, ALESSANDRA
URN
etd-06202023-181843
Titolo
Marcatori di stress ossidativo in pazienti con epilessia focale farmacoresistente e farmacosensibile
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Siciliano, Gabriele
correlatore Dott.ssa Pizzanelli, Chiara
correlatore Dott.ssa Pizzanelli, Chiara
Parole chiave
- epilepsy
- epilessia
- epilessia focale
- focal epilepsy
- neuroinfiammazione
- neuroinflammation
- oxidative stress
- stress ossidativo
Data inizio appello
11/07/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/07/2093
Riassunto
L’epilessia è una delle più diffuse malattie neurologiche e interessa oltre 70 milioni di persone in tutto il mondo.
Nonostante ciò, i farmaci antiepilettici attualmente in uso sono efficaci soprattutto nel diminuire la frequenza e la sintomatologia delle crisi ma non hanno alcun effetto sulla prevenzione dell’epilettogenesi. Inoltre, non solo presentano multiple reazioni avverse ma falliscono nel controllo delle crisi nel 30-50% dei pazienti.
Per questo motivo, con l’obiettivo di sviluppare trattamenti più performanti, negli ultimi anni sono stati studiati i meccanismi alla base dell’epilettogenesi, tra i quali sembrano avere un ruolo dominante l’infiammazione del SNC e lo stress ossidativo.
Si tratta di due fenomeni che compaiono in maniera rapida nell’encefalo danneggiato e che si influenzano e sostengono a vicenda.
È stato dimostrato che nei modelli animali sono entrambi coinvolti nell’abbassamento della soglia epilettogena e vari markers biologici sia di stress ossidativo che di neuroinfiammazione risultano elevati nell’encefalo e in periferia sia in modelli animali sia in pazienti con epilessia.
Comprendere a fondo il ruolo di stress ossidativo e neuroinfiammazione nell’epilettogenesi potrebbe aprire la strada all’utilizzo di terapie antiossidanti e/o antinfiammatorie, con la speranza che si rivelino una strategia efficace per migliorare la clinica ma soprattutto la prognosi di pazienti con epilessia.
Il presente lavoro di tesi concentra l’attenzione sul ruolo dello stress ossidativo, definito come la condizione nella quale viene meno l’equilibrio tra specie antiossidanti e ossidanti, a favore di queste ultime.
A tale scopo sono stati analizzati tre marcatori di stress ossidativo, dosabili nel sangue (AOPP, FRAP, tioli), in pazienti con epilessia di tipo focale.
Si è poi proceduto al confronto tra pazienti con epilessia e un gruppo di controlli sani e tra soggetti farmacosensibili e farmacoresistenti.
Infine, dal momento che l’epilessia del lobo temporale è la forma maggiormente analizzata in tutti i campi, compresi i recenti studi sullo stress ossidativo, è stato operato un ulteriore confronto tra pazienti con epilessia del lobo temporale e pazienti con altri tipi di epilessia focale, in questo caso soprattutto occipitale e frontale.
Nonostante ciò, i farmaci antiepilettici attualmente in uso sono efficaci soprattutto nel diminuire la frequenza e la sintomatologia delle crisi ma non hanno alcun effetto sulla prevenzione dell’epilettogenesi. Inoltre, non solo presentano multiple reazioni avverse ma falliscono nel controllo delle crisi nel 30-50% dei pazienti.
Per questo motivo, con l’obiettivo di sviluppare trattamenti più performanti, negli ultimi anni sono stati studiati i meccanismi alla base dell’epilettogenesi, tra i quali sembrano avere un ruolo dominante l’infiammazione del SNC e lo stress ossidativo.
Si tratta di due fenomeni che compaiono in maniera rapida nell’encefalo danneggiato e che si influenzano e sostengono a vicenda.
È stato dimostrato che nei modelli animali sono entrambi coinvolti nell’abbassamento della soglia epilettogena e vari markers biologici sia di stress ossidativo che di neuroinfiammazione risultano elevati nell’encefalo e in periferia sia in modelli animali sia in pazienti con epilessia.
Comprendere a fondo il ruolo di stress ossidativo e neuroinfiammazione nell’epilettogenesi potrebbe aprire la strada all’utilizzo di terapie antiossidanti e/o antinfiammatorie, con la speranza che si rivelino una strategia efficace per migliorare la clinica ma soprattutto la prognosi di pazienti con epilessia.
Il presente lavoro di tesi concentra l’attenzione sul ruolo dello stress ossidativo, definito come la condizione nella quale viene meno l’equilibrio tra specie antiossidanti e ossidanti, a favore di queste ultime.
A tale scopo sono stati analizzati tre marcatori di stress ossidativo, dosabili nel sangue (AOPP, FRAP, tioli), in pazienti con epilessia di tipo focale.
Si è poi proceduto al confronto tra pazienti con epilessia e un gruppo di controlli sani e tra soggetti farmacosensibili e farmacoresistenti.
Infine, dal momento che l’epilessia del lobo temporale è la forma maggiormente analizzata in tutti i campi, compresi i recenti studi sullo stress ossidativo, è stato operato un ulteriore confronto tra pazienti con epilessia del lobo temporale e pazienti con altri tipi di epilessia focale, in questo caso soprattutto occipitale e frontale.
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