Tesi etd-06202023-141200 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
TRENTI, DILETTA
URN
etd-06202023-141200
Titolo
Studio delle funzioni cognitive nel modello clinico dell'iperparatiroidismo: analisi preliminari.
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Gemignani, Angelo
Parole chiave
- Calcio
- Calcium
- cognitive functions
- funzioni cognitive. Primary Hyperparathyroidism
- iperparatiroidismo primario
- parathyroid hormone
- Paratormone
Data inizio appello
20/07/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/07/2093
Riassunto
L’iperparatiroidismo primario è un disturbo endocrino contraddistinto da ipercalcemia ed elevati livelli di paratormone, che colpisce prevalentemente le donne, dopo la prima decade di menopausa. La sua sintomatologia è caratterizzata da manifestazioni cardiovascolari, renali, scheletriche e neuropsicologiche.
Queste ultime, seppur presenti nella maggior parte dei casi, sono state approfondite da un ristretto numero di studi, e non è stato ancora chiarito quale potrebbe essere il legame sottostante che unisce le peculiarità biochimiche del disturbo con le manifestazioni cognitive presentate. La letteratura scientifica avanza l’ipotesi secondo la quale, vista la fondamentale importanza del Calcio all’interno del Sistema Nervoso Centrale, un suo squilibrio possa esprimersi anche a livello neuropsicologico attraverso prestazioni cognitive indebolite.
In tal senso, il presente studio si proponeva di approfondire 2 principali aspetti: la frequenza dei punteggi patologici ad una batteria di test neuropsicologici ottenuti nei soggetti affetti da iperparatiroidismo primario e la differenza tra le prestazioni cognitive raggiunte dal campione clinico confrontandole con un gruppo di controllo.
Per raggiungere gli obiettivi sopracitati è stato condotto uno studio osservativo e monocentrico che ha previsto il reclutamento di 37 soggetti sperimentali e 20 soggetti di controllo nel periodo da maggio 2022 ad aprile 2023. Per entrambi i gruppi sono stati usati i medesimi test cognitivi che comprendevano: il TMT-A, il TMT-B, il TMT B-A, il Digit Span Forward, il Digit Span Backward, il test di Corsi, la Fluenza Fonemica, la Fluenza Semantica ed il Breve Racconto.
Le analisi statistiche condotte hanno previsto l’utilizzo del Test di Mann-Whitney, per il confronto tra medie con variabili non parametriche ed il Test del Chi-Quadrato per valutare variabili categoriche.
I risultati ottenuti hanno permesso di mettere in luce che, sebbene ad un primo impatto le prestazioni patologiche ottenute ai test non differissero significativamente col campione di controllo, ad un ulteriore livello di analisi, le mediane ed i range interquartili per i test Digit Span Backward, Digit Span Forward, Fluenza Semantica, Fluenza Fonemica e Breve Racconto sono risultati divergenti con un p-value minore di almeno 0.04.
Le conclusioni che si possono trarre dallo studio ci permettono di affermare che nei pazienti con iperparatiroidismo primario sia presente un indebolimento cognitivo non visibile ad un livello superficiale di analisi, ma che possa comunque sussistere sottosoglia e manifestarsi in modo più marcato successivamente. La natura delle analisi statistiche e l’esiguo numero di soggetti sperimentali non permettono di trarre dai risultati ottenuti una chiara relazione di causa-effetto tra le caratteristiche biochimiche del disturbo e l’indebolimento cognitivo.
Si auspicano studi futuri in cui si possa avvalorare e chiarificare la natura della relazione tra iperparatiroidismo primario ed indebolimento delle funzioni cognitive, considerando anche le caratteristiche neurobiologiche e biochimiche del disturbo.
Queste ultime, seppur presenti nella maggior parte dei casi, sono state approfondite da un ristretto numero di studi, e non è stato ancora chiarito quale potrebbe essere il legame sottostante che unisce le peculiarità biochimiche del disturbo con le manifestazioni cognitive presentate. La letteratura scientifica avanza l’ipotesi secondo la quale, vista la fondamentale importanza del Calcio all’interno del Sistema Nervoso Centrale, un suo squilibrio possa esprimersi anche a livello neuropsicologico attraverso prestazioni cognitive indebolite.
In tal senso, il presente studio si proponeva di approfondire 2 principali aspetti: la frequenza dei punteggi patologici ad una batteria di test neuropsicologici ottenuti nei soggetti affetti da iperparatiroidismo primario e la differenza tra le prestazioni cognitive raggiunte dal campione clinico confrontandole con un gruppo di controllo.
Per raggiungere gli obiettivi sopracitati è stato condotto uno studio osservativo e monocentrico che ha previsto il reclutamento di 37 soggetti sperimentali e 20 soggetti di controllo nel periodo da maggio 2022 ad aprile 2023. Per entrambi i gruppi sono stati usati i medesimi test cognitivi che comprendevano: il TMT-A, il TMT-B, il TMT B-A, il Digit Span Forward, il Digit Span Backward, il test di Corsi, la Fluenza Fonemica, la Fluenza Semantica ed il Breve Racconto.
Le analisi statistiche condotte hanno previsto l’utilizzo del Test di Mann-Whitney, per il confronto tra medie con variabili non parametriche ed il Test del Chi-Quadrato per valutare variabili categoriche.
I risultati ottenuti hanno permesso di mettere in luce che, sebbene ad un primo impatto le prestazioni patologiche ottenute ai test non differissero significativamente col campione di controllo, ad un ulteriore livello di analisi, le mediane ed i range interquartili per i test Digit Span Backward, Digit Span Forward, Fluenza Semantica, Fluenza Fonemica e Breve Racconto sono risultati divergenti con un p-value minore di almeno 0.04.
Le conclusioni che si possono trarre dallo studio ci permettono di affermare che nei pazienti con iperparatiroidismo primario sia presente un indebolimento cognitivo non visibile ad un livello superficiale di analisi, ma che possa comunque sussistere sottosoglia e manifestarsi in modo più marcato successivamente. La natura delle analisi statistiche e l’esiguo numero di soggetti sperimentali non permettono di trarre dai risultati ottenuti una chiara relazione di causa-effetto tra le caratteristiche biochimiche del disturbo e l’indebolimento cognitivo.
Si auspicano studi futuri in cui si possa avvalorare e chiarificare la natura della relazione tra iperparatiroidismo primario ed indebolimento delle funzioni cognitive, considerando anche le caratteristiche neurobiologiche e biochimiche del disturbo.
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