logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06202022-190159


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CONTINI, GIANMARCO
URN
etd-06202022-190159
Titolo
Identificazione in silico di agenti nutraceutici come repressori del fattore steroidogenico (SF-1) per il potenziale trattamento dell'endometriosi
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Prof. Brogi, Simone
Parole chiave
  • composti naturali
  • endometriosi
  • sf-1
  • fattore steroidogenico
  • nutraceutici
Data inizio appello
13/07/2022
Consultabilità
Completa
Riassunto
L'endometriosi è una patologia ginecologica largamente diffusa, con una prevalenza del 10% a livello mondiale.Colpisce prevalentemente donne tra i 25 e i 35 anni, ma non sono rari esordi precoci fin dal menarca.La malattia si mantiene per tutta la vita riproduttiva della donna, comportando dolore addominale, dischezia, dispareunia e altri sintomi più o meno invalidanti che rischiano di compromettere il benessere psicofisico dell'individuo.L'endometriosi è causata e mantenuta da una sovrapproduzione dei livelli di estrogeni, mediati dal fattore steroidogenico, overespresso nella malattia.Questo studio ha indagato il potenziale utilizzo di prodotti naturali/nutraceutici contenuti negli alimenti come strategia preventiva e/o di accompagnamento alle consuete terapie mediche, con l'obbiettivo centrale di analizzare molecole in grado di limitare la funzionalità del fattore steroidogenico (SF-1). Attraverso un'analisi computazionale di virtual screening e dinamiche molecolari, è stato possibile ispezionare oltre cinquantamila composti naturali e ottenere dati interessanti in particolare su molecole derivate dalla daidzeina: Erybraedin C e Glyceollidin I. Il fattore steroidogenico per promuovere la sua attività ha necessità di accoppiarsi a proteine attivatrici attraverso un legame proteina-proteina. Entrambe le molecole prima menzionate sono state investigate nel sito di riconoscimento delle proteine modulatrici stesso di SF-1, mostrando solidi legami e stabili nel tempo, grazie alle dinamiche molecolari. Questo comporta la potenziale interruzione del legame con le proteine attivatrici, presumendo una diminuzione dell'attività di SF-1. Inoltre è stato investigato anche il dominio di legame per i ligandi di SF-1, poiché è noto che il legame con determinati ligandi modula di riflesso la conformazione del sito di legame per le proteine modulatrici, e quindi l'attività di SF-1. Indagando anche per questo sito circa cinquantamila composti, è stato possibile selezionarne alcuni promettenti.

Endometriosis is a widespread gynecological disease, with a prevalence of 10% worldwide.It mainly affects women between the ages of 25 and 35, but early onset since menarche is not rare. woman, involving abdominal pain, dyschezia, dyspareunia and other more or less disabling symptoms that risk compromising the psychophysical well-being of the individual Endometriosis is caused and maintained by an overproduction of estrogen levels, mediated by the steroidogenic factor, over-expressed in the disease. This study investigated the potential use of natural/nutraceutical products contained in foods as a preventive strategy and/or as an accompaniment to the usual medical therapies, with the central objective of analyzing molecules capable of limiting the functionality of the steroidogenic factor (SF-1 ). Through a computational analysis of virtual screening and molecular dynamics, it was possible to inspect over fifty thousand natural compounds and obtain interesting data in particular on molecules derived from daidzein: Erybraedin C and Glyceollidin I. The steroidogenic factor needs to be coupled to promote its activity. To activating proteins through a protein-protein bond. Both the aforementioned molecules were investigated in the recognition site of the modulating proteins of SF-1 itself, showing solid bonds and stable over time, thanks to the molecular dynamics. This leads to the potential disruption of binding to activator proteins, assuming a decrease in SF-1 activity. Furthermore, the binding domain for the SF-1 ligands was also investigated, since it is known that the binding with certain ligands reflexively modulates the conformation of the binding site for modulating proteins, and therefore the activity of SF-1. By investigating about fifty thousand compounds for this site too, it was possible to select some promising ones.
File