Thesis etd-06202019-114026 |
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Thesis type
Tesi di laurea magistrale LM5
Author
ORLANDINI, CECILIA
URN
etd-06202019-114026
Thesis title
Valutazione amperometrica del rilascio di solfuro di idrogeno e determinazione in silico delle proprietà chimico-fisiche di una serie di isotiocianati di sintesi.
Department
FARMACIA
Course of study
FARMACIA
Supervisors
relatore Prof. Calderone, Vincenzo
relatore Dott.ssa Citi, Valentina
relatore Dott. Brogi, Simone
relatore Dott.ssa Citi, Valentina
relatore Dott. Brogi, Simone
Keywords
- amperometria
- isotiocianati
- modello in silico computazionale
- Solfuro di Idrogeno
Graduation session start date
10/07/2019
Availability
Withheld
Release date
10/07/2089
Summary
Il solfuro di idrogeno, in passato noto solo come agente tossico, negli ultimi decenni è stato riconosciuto come un importante gastrasmettitore endogeno, che a concentrazioni fisiologiche ha un effetto pleiotropico nei diversi distretti dell'organismo. Perciò considerando l'importanza del ruolo di H2S e gli effetti farmacologici ad esso legati in vari processi biologici nasce l'esigenza di identificare nuove molecole in grado di rilasciare solfuro di idrogeno in maniera costante e graduale. In questo lavoro di tesi è stato valutato il rilascio di H2S da parte di alcuni isotiocianati di sintesi attraverso un approccio amperometrico. Ulteriormente è stato possibile sottolineare come la diversa collocazione di eventuali sostituenti di diversa natura chimica in base alla loro posizione rispetto al gruppo -NCS ha comportato delle modificazioni nel tasso di rilascio del gas. Una volta individuate le cinetiche di rilascio dei vari composti in esame si è ritenuto interessante proporre un modello in silico computazionale che possa predire le migliori caratteristiche chimico-fisiche al fine di selezionare tramite un'analisi preliminare i composti più indicati per un successivo approfondimento farmacologico. Tale indagine preliminare scaturisce dalla necessità di ridurre, in primo luogo, i costi; poiché selezionando da un ampio numero di molecole solo quelle più conformi alle proprietà necessarie, si andrà implicitamente a ridurre il numero di molecole che dovranno essere testate prima in vitro e secondariamente in vivo; e in secondo luogo tale approccio potrebbe ridurre il numero di animali impiegati nella sperimentazione.
File
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