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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06202018-123427


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
SGHERRI, GIULIA
URN
etd-06202018-123427
Titolo
Ruolo del reflusso biliare in pazienti affetti da malattia da reflusso non erosiva : studio prospettico mediante esami di fisiopatologia esofagea
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. de Bortoli, Nicola
Parole chiave
  • reflusso bili
  • malattia da reflusso gastroesofageo
Data inizio appello
17/07/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
17/07/2088
Riassunto
Background: la malattia da reflusso gastroesofageo interessa circa il 25% della popolazione generale. La maggior parte dei pazienti presenta una malattia di tipo non erosivo, caratterizzata da assenza di lesioni a livello dell’esofago distale (NERD). Fra i pazienti affetti da NERD solo un 37% presenta un’adeguata risposta alla terapia con IPP. Fra le cause di ridotta percentuale di beneficio alla terapia con IPP vi è il reflusso biliare (DGER). Molti studi, soprattutto condotti in vitro, hanno dimostrato il rilevante ruolo del DGER. Fra le metodiche per valutare la presenza di un reflusso patologico il test gold-standard è da considerarsi la pH-impedenziometria delle 24 ore (MII-pH). Recentemente sono stati introdotti due nuovi parametri (mean nocturnal baseline impedance, MNBI e post-reflux swallowed induced peristaltic wave, PSPW index) che sembrano correlare direttamente con il livello di danno microscopico della mucosa ed inversamente con la risposta a terapia medica.
Scopo dello studio: lo scopo del presente lavoro di tesi è stato quello di valutare l’integrità mucosa esofagea mediante utilizzo di MNBI e PSPW index in un gruppo di pazienti affetti da pirosi retrosternale ed endoscopia negativa per erosioni in esofago suddivisi sulla base della presenza o meno di reflusso biliare duodeno gastrico valutato mediante bilimetria.
Materiali e Metodi: sono stati arruolati pazienti NERD con pirosi retrosternale con una risposta adeguata ma non completa a terapia con IPP (VAS inclusa fra 5 e 8). Tutti i pazienti sono stati sottoposti a valutazione del sintomo con scala VAS. In tutti i pazienti è stata raccolta l’abitudine al consumo di alimenti/sostanze voluttuarie (alcol, fumo, caffè). Tutti i pazienti sono stati sottoposti a manometria esofagea, MII-pH e bilimetria 24-h. Sono stati esclusi pazienti con pregressa terapia chirurgica o con esame MII-pH normale. Tutti i pazienti sono stati suddivisi sulla base della positività (BR+) o negatività (BR-) al reflusso biliare. I pazienti sono stati arruolati fino al raggiungimento di due gruppi omogenei per numerosità.
Risultati: sono stati arruolati 42 pazienti (29 maschi) di età media 53,2±11,3 anni. Dall’analsi dei tracciati 21 pazienti appartenevano al gruppo BR+ e 21 pazienti al gruppo BR-. Non sono state evidenziate differenze fra i due gruppi per le abitudini voluttuarie: fumo (p=0,525), alcol (p=1) e caffè (p= 0,403). Il controllo del sintomo pirosi con terapia in corso era migliore nel gruppo BR- (p=0,002). I due gruppi non si differenziavano per i parametri classici della MII-pH (esposizione totale all’acido, AET; numero di reflussi; reflussi acidi o debolmente acidi). Solamente MNBI (p<0,0001) e PSPW index (p<0,0001) sono risultati statisticamente differenti fra i due gruppi. I dati sono stati dettagliati in Tabella 1.
Conclusioni: sulla base dei dati raccolti possiamo concludere che i pazienti affetti da DGER presentano un peggior controllo dei sintomi. L’esposizione all’acido nelle 24-h non è differente fra i pazienti con significativo reflusso biliare. I parametri di MNBI e PSPW index sono gli unici parametri che permettono di differenziare i pazienti affetti da reflusso biliare duodenogastrico.
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