Tesi etd-06202018-105431 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MELAI, GIADA
URN
etd-06202018-105431
Titolo
Effetto della dieta mediterranea Vs. Iperproteica sul metabolismo basale prima e dopo dimagrimento
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Prof.ssa La Motta, Concettina
relatore Dott. Quinones Galvan, Alfredo
relatore Dott. Minutoli Tegrimi, Tommaso
relatore Dott. Quinones Galvan, Alfredo
relatore Dott. Minutoli Tegrimi, Tommaso
Parole chiave
- antropometria
- confronto tra diete
- effetto
- nutrizione
- spesa energetica
Data inizio appello
11/07/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/07/2088
Riassunto
Così come non esiste la generazione spontanea della materia, l'energia interna di un sistema termodinamico isolato non si crea né si distrugge, ma si trasforma, passando da una forma ad un'altra, può solo essere scambiata tra il corpo e l’ambiente.
La prima legge della termodinamica è fondamentale per spiegare quello che succede nel corpo umano durante l’utilizzo dell’energia che risiede nelle cellule.
Come è noto, dopo un periodo di restrizione calorica, il corpo umano mette in atto un meccanismo di difesa innato; diminuendo le entrate, diminuiscono anche le uscite, abbassando così la spesa giornaliera a riposo, il metabolismo basale.
Già altri studiosi, in bibliografia scientifica, avevano ipotizzato la possibilità che una dieta iperproteica potesse evitare il classico abbassamento del metabolismo basale dopo restrizione calorica. Infatti essa, rispetto ad una dieta ricca in carboidrati, sembrerebbe rappresentare un vantaggio metabolico, poiché riuscirebbe ad aumentare la spesa energetica totale giornaliera(4), lasciando inalterato il metabolismo basale o addirittura aumentandolo.
La nostra ipotesi, sostenuta anche da questi recenti studi, ci ha portato a studiare l’effetto di due diete, l’iperproteica e la mediterranea pesata sul metabolismo basale di 30 pazienti, analizzandolo tramite calorimetria indiretta prima e dopo il periodo di prescrizione dietetica.
Nella nostra proposta di dieta iperproteica, il livello di assunzione calorico derivato dalla quota proteica varia dal 20% al 30% sull’introito calorico giornaliero totale, mentre quello dei glucidi scende sotto il 20%; la mediterranea invece, presenta pasti dissociati ipocalorici con consistente quota di carboidrati che varia dal 50 al 60%.
Con solo 30 casi analizzati, 15 per regime dietetico, siamo riusciti a delineare, tramite analisi statistica con t-student un livello di significatività importante a favore della nostra tesi.
Questo risultato conferma l’importanza dell’introduzione di un regime iperproteico nell’ambito di una prescrizione dietetica, soprattutto se dopo un’analisi obiettiva del paziente il calo ponderale necessario risulta consistente.
La prima legge della termodinamica è fondamentale per spiegare quello che succede nel corpo umano durante l’utilizzo dell’energia che risiede nelle cellule.
Come è noto, dopo un periodo di restrizione calorica, il corpo umano mette in atto un meccanismo di difesa innato; diminuendo le entrate, diminuiscono anche le uscite, abbassando così la spesa giornaliera a riposo, il metabolismo basale.
Già altri studiosi, in bibliografia scientifica, avevano ipotizzato la possibilità che una dieta iperproteica potesse evitare il classico abbassamento del metabolismo basale dopo restrizione calorica. Infatti essa, rispetto ad una dieta ricca in carboidrati, sembrerebbe rappresentare un vantaggio metabolico, poiché riuscirebbe ad aumentare la spesa energetica totale giornaliera(4), lasciando inalterato il metabolismo basale o addirittura aumentandolo.
La nostra ipotesi, sostenuta anche da questi recenti studi, ci ha portato a studiare l’effetto di due diete, l’iperproteica e la mediterranea pesata sul metabolismo basale di 30 pazienti, analizzandolo tramite calorimetria indiretta prima e dopo il periodo di prescrizione dietetica.
Nella nostra proposta di dieta iperproteica, il livello di assunzione calorico derivato dalla quota proteica varia dal 20% al 30% sull’introito calorico giornaliero totale, mentre quello dei glucidi scende sotto il 20%; la mediterranea invece, presenta pasti dissociati ipocalorici con consistente quota di carboidrati che varia dal 50 al 60%.
Con solo 30 casi analizzati, 15 per regime dietetico, siamo riusciti a delineare, tramite analisi statistica con t-student un livello di significatività importante a favore della nostra tesi.
Questo risultato conferma l’importanza dell’introduzione di un regime iperproteico nell’ambito di una prescrizione dietetica, soprattutto se dopo un’analisi obiettiva del paziente il calo ponderale necessario risulta consistente.
File
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Tesi non consultabile. |