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L’ipotiroidismo postchirurgico impone una terapia ormonale sostitutiva a vita. Il trattamento ha una posologia impegnativa e comporta spesso problemi di compliance nei pazienti. Una soluzione alternativa potrebbe essere l’autotrapianto eterotopico di tiroide. Sono state proposte due opzioni: autotrapianto immediato o dopo criopreservazione.
Con l’autotrapianto il paziente potrebbe beneficiare della funzionalità del proprio tessuto tiroideo, in grado di secernere ormoni secondo la naturale fisiologia dell’organismo.
L’autotrapianto tiroideo immediato è stato inizialmente impiegato nei casi di ectopia linguale, sia nei bambini che negli adulti, per essere poi studiato nel trattamento di altre patologie tiroidee benigne, come il Gozzo Multinodulare e il Morbo di Graves.
L’autotrapianto tiroideo post criopreservazione potrebbe avere indicazione in quei casi operati di tiroidectomia in cui sia necessario escludere una diagnosi di malignità tumorale; oppure nei casi di emitiroidectomia a rischio di ipotiroidismo postoperatorio; oppure in coloro che manifestano reazioni di ipersensibilità al trattamento ormonale sostitutivo; in letteratura ci sono pochi studi di questa tecnica dell’uomo, di cui due sui pazienti con Morbo di Graves.
È stata eseguita una revisione della letteratura sia per gli studi su animali che sull’uomo.
Per ogni studio sono stati descritti i caratteri più importanti, riportando i risultati principali della sperimentazione in questo ambito.
Sulla base delle informazioni riportate in letteratura è stato impostato uno studio di fattibilità, che vuole verificare gli effetti della criopreservazione sull’integrità del tessuto tiroideo utilizzando tecniche moderne di crioconservazione.
Per lo studio sono stati raccolti e crioconservati dei campioni prelevati da pezzi operatori di tiroide durante interventi di tiroidectomia o loboistmectomia. È stata descritta la tecnica utilizzata per la loro criopreservazione ed è stata avviata un’analisi sugli effetti della criopreservazione riguardo l’integrità di questi campioni, con risultati incoraggianti.






Postoperative hypothyroidism requires lifelong hormone replacement therapy. The treatment has a demanding dosage and often leads to compliance problems in patients. An alternative solution could be the heterotopic autotransplantation of the thyroid. Two options have been proposed: immediate autotransplantation or after cryopreservation.
With the autotransplant the patient could benefit from the functionality of his own thyroid tissue, able to secrete hormones according to the natural physiology of the organism.
Immediate thyroid autotransplantation was initially used in cases of lingual ectopia, in both children and adults, to be then studied in the treatment of other benign thyroid diseases, such as multinodular goiter and Graves' disease.
Thyroid autotransplantation post cryopreservation could be indicated in those cases operated on by thyroidectomy in which it is necessary to exclude a diagnosis of tumor malignancy; or in cases of hemithyroidectomy at risk of postoperative hypothyroidism; or in those who experience hypersensitivity reactions to hormone replacement treatment; in the literature there are few studies of this technique in humans, two of which on patients with Graves' disease.
A literature review was performed for both animal and human studies.
For each study the most important characters were described, reporting the main results of the experimentation in this area.
Based on the information reported in the literature, a feasibility study was set up, which aims to verify the effects of cryopreservation on the integrity of the thyroid tissue using modern cryopreservation techniques.
For the study, samples were taken from the removed thyroid during thyroidectomy or loboisthmectomy and cryopreserved.
The technique used for their cryopreservation was described and an analysis on the effects of cryopreservation on the integrity of these samples was started,
with encouraging results.