• Gravidanza
• Patologia autoimmune sistemica
• Tiroide

Questo elaborato di tesi è uno studio retrospettivo caso-controllo, all'interno del quale sono stati selezionati due gruppi di donne al fine di valutare la prevalenza di ipotiroidismo e l’outcome della gravidanza.
In particolare, sono state selezionate 114 pazienti afferenti all’ambulatorio congiunto ostetrico-reumatologico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana. Di queste, 38 pazienti presentano ipotiroidismo, 10 insorto durante la gravidanza e 28 con ipotiroidismo pre-gravidanza. È stato analizzato l’outcome della gravidanza di 25 pazienti poiché 3 sono andate incontro ad aborto spontaneo e 10 hanno partorito presso un’altra struttura.
Come gruppo di controllo sono state selezionate 50 pazienti dell’ambulatorio di patologia ostetrica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana con ipotiroidismo ma senza altre comorbilità.
È stato confrontato l’outcome della gravidanza di queste pazienti in termini di settimane alla nascita, in particolare, con cut-off di 37 settimane e quindi sono stati considerati i neonati nati a termine di gravidanza e i neonati nati pretermine e di peso alla nascita valutando i bambini SGA (small for gestational age) e AGA (adeguate for gestational age).
Dalle analisi statistiche è emerso come le pazienti in gravidanza affette da patologia autoimmune sistemica abbiano un maggior rischio di sviluppare ipotiroidismo, infatti risulta che la prevalenza di ipotiroidismo nel gruppo analizzato è del 33% mentre dalla letteratura scientifica l’ipotiroidismo in gravidanza raggiunge il 3-5%.
Studiando l’outcome della gravidanza è stato visto come l’associazione tra ipotiroidismo e patologia autoimmune sistemica determini un aumentato rischio di parto pretermine, mentre non influenza il peso alla nascita.
In particolare, il 28% delle pazienti affette da patologia autoimmune sistemica e ipotiroidismo hanno partorito prima delle 37 settimane e solo il 10% delle pazienti appartenenti al gruppo di controllo.
Pertanto, il tasso di parto pretermine è pertanto risultato significativamente più alto (p value < 0,05) nelle pazienti con patologia autoimmune sistemica, nonostante la gravidanza non fosse complicata da altra patologia ostetrica che determinasse un’anticipazione del parto.