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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06192018-084820


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
DA PRATO, GIANLUCA
Indirizzo email
gianlucadaprato94@gmail.com
URN
etd-06192018-084820
Titolo
L'attività consultiva della Pubblica Amministrazione alla luce delle innovazioni introdotte dalla Riforma Madia
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Fioritto, Alfredo
Parole chiave
  • art. 17 bis
  • attività consultiva
  • atto endoprocedimentale
  • conferenza di servizi
  • interessi sensibili
  • organo consultivo
  • parere
  • parere tardivo
  • parere vincolante
  • procedimento amministrativo
  • pubblica amministrazione
  • ricorso avverso il silenzio
  • riforma Madia
  • silenzio-assenso
Data inizio appello
18/07/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
18/07/2088
Riassunto
Scopo della tesi è l’analisi dell’attività consultiva della Pubblica Amministrazione, ossia quell’attività consistente nell’aiutare gli organi chiamati a prendere una decisione a farlo nel modo migliore, così come viene esercitata nel procedimento amministrativo. A tal fine, è necessario dapprima soffermarsi sull’atto espressione dell’attività consultiva, ossia il parere, sia per distinguerlo dagli altri atti endoprocedimentali, sia per individuare i vari tipi dello stesso. Il passo successivo consiste nell’esposizione del sub-procedimento consultivo, finalizzato all’emanazione del parere da parte delle amministrazioni aventi la funzione di “consigliare” e alla sua acquisizione da parte dell’amministrazione attiva. La fase consultiva, tuttavia, pur essendo riconosciuta come un momento di grande importanza nell’esercizio del potere amministrativo, è allo stesso tempo un fattore di lentezza del procedimento, che il legislatore ha cercato di velocizzare tramite le semplificazioni procedimentali di cui all’art. 16 l. 241/1990. La strada della semplificazione, sebbene non priva di difetti, è stata seguita anche dalla riforma Madia, la quale ha introdotto il silenzio-assenso tra pubbliche amministrazioni e modificato la conferenza di servizi, entrambe discipline che devono essere coordinate con quella dedicata all’attività consultiva. Infine, è necessario osservare la fase patologica dell’attività consultiva, ossia quali conseguenze si hanno sul provvedimento e sul personale nel caso in cui il parere non venga emesso oppure sia viziato, insieme con i rimedi procedimentali e processuali esperibili.

The purpose of the dissertation is the analysis of the advisory activity of the Public Administration, which consists in helping the authorities to take the best decision possible, as it is exercised in the administrative procedure. To this end, it is necessary to dwell on the “opinion”, which is the name of the consultative act, both to distinguish it from other acts and to identify its various types. The next step consists in the presentation of the advisory sub-procedure, aimed at issuing and acquiring the opinion by the administrations. The consultative phase, however, despite its importance, causes the slowness of the procedure, which the legislator has tried to speed up through the procedural simplifications contained in article 16 of the act number 241/1990. The path of simplification, although not without flaws, was also followed by the Madia reform, which introduced the silent agreement between public administrations, whose discipline must be coordinated with the one dedicated to advisory activity. Finally, it is necessary to debate what happens when the opinion is not issued or is unlawful, together with the remedies available against it.
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