Tesi etd-06192016-161529 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
CELLAMARO, TEA
URN
etd-06192016-161529
Titolo
Gestione del paziente con Sindrome Coronarica Acuta: dalle linee guida alla pratica clinica
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
MALATTIE DELL'APPARATO CARDIOVASCOLARE
Relatori
relatore Prof. Marzilli, Mario
Parole chiave
- Angina Instabile
- Linee Guida ESC
- NSTEMI
- SCA
- Sindrome coronarica acuta
- STEMI
- UA
Data inizio appello
06/07/2016
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/07/2086
Riassunto
Le sindromi coronariche acute (SCA) rappresentano un problema sanitario in tutto il mondo con un’incidenza di 3 persone su 1.000 abitanti all’anno. Secondo dati amministrativi, ogni anno vengono ricoverati in Italia oltre 150.000 pazienti con SCA. L’insieme dei dati dei registi ANMCO e di quelli internazionali indica un chiaro trend verso un continuo aumento dei ricoveri per Infarto Miocardico Non-ST elevato (NSTEMI) ed angina instabile (UA) rispetto a quelli per Infarto Miocardico ST Elevato (STEMI). Lo scopo di questo studio è quello di descrivere l’epidemiologia dei pazienti dimessi dal nostro centro nel corso dell’anno 2015 con diagnosi di SCA, confrontare la gestione clinica di tali pazienti rispetto a quanto indicato nelle più recenti linee guida europee e valutarne l’impatto prognostico. Sono stati studiati retrospettivamente 369 pazienti (Maschi 260 - Femmine 109). In particolare sono stati valutati i seguenti aspetti :
•tempestività della terapia riperfusiva nei pazienti con STEMI (n = 179)
•stratificazione del rischio e conseguente scelta della strategia invasiva o conservativa nei pazienti con NSTEMI (n = 163) o UA (n = 27)
•aderenza alle linee guida nella prescrizione della terapia per la prevenzione secondaria in tutta la popolazione in studio
•impatto prognostico attraverso un follow-up di 10±4 mesi
•tempestività della terapia riperfusiva nei pazienti con STEMI (n = 179)
•stratificazione del rischio e conseguente scelta della strategia invasiva o conservativa nei pazienti con NSTEMI (n = 163) o UA (n = 27)
•aderenza alle linee guida nella prescrizione della terapia per la prevenzione secondaria in tutta la popolazione in studio
•impatto prognostico attraverso un follow-up di 10±4 mesi
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