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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06182024-215615


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CANCILLERI, NOEMI
URN
etd-06182024-215615
Titolo
L'insistenza di una vocazione letteraria: il caso di Italo Svevo, dall'insuccesso al successo
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
ITALIANISTICA
Relatori
relatore Prof.ssa Campeggiani, Ida
controrelatore Prof.ssa Fedi, Francesca
Parole chiave
  • caso Svevo
  • insuccesso
  • Italo Svevo
  • successo
Data inizio appello
05/07/2024
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi indaga il percorso letterario di Italo Svevo, analizzando come l'insuccesso iniziale abbia influito sul suo successivo riconoscimento. Nato a Trieste nel 1861, Svevo ebbe una formazione multiculturale che influenzò profondamente la sua scrittura. I suoi primi due romanzi, "Una vita" e "Senilità", non ottennero successo a causa della loro originalità che anticipava temi freudiani e introspezioni psicologiche. Questo mancato riconoscimento critico portò Svevo ad abbandonare temporaneamente la scrittura. Solo con l’arrivo del suo terzo romanzo, “La coscienza di Zeno”, pubblicato venticinque anni dopo, si ha la sua rinascita letteraria, grazie anche al supporto di figure come James Joyce, Roberto Bazlen ed Eugenio Montale. Questa riscoperta critica e il conseguente successo fanno esplodere il cosiddetto «caso Svevo». L’opera di Svevo, sebbene inizialmente controversa, ha ricevuto apprezzamenti crescenti sia in Italia che all’estero, soprattutto in Francia, con l’aiuto dei critici Benjamin Crémieux e Valery Larbaud. L’analisi della vita e delle opere di Svevo dimostra come gli insuccessi iniziali possano trasformarsi in successi tardivi, grazie alla perseveranza e al supporto di critici influenti. La tesi conclude riconoscendo Svevo come un precursore del romanzo moderno e una figura chiave della letteratura del XX secolo.
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