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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06182024-181354


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
SASSETTI, FRANCESCA
URN
etd-06182024-181354
Titolo
Antisemitismo nascosto e diritto penale
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Dott. Amore, Nicolò
relatore Prof. Vallini, Antonio
Parole chiave
  • antisemitismo nascosto
  • antisionismo
  • articolo 604 bis c.p.
  • diritto penale antidiscriminatorio
  • extrema ratio
  • hate speech
  • IHRA
  • legge Mancino
  • legge Reale
  • legge Scelba
  • libertà di espressione
  • principio di offensività
  •  negazionismo
Data inizio appello
15/07/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/07/2027
Riassunto
Il presente lavoro di tesi prende in esame il complesso fenomeno dell’antisemitismo “nascosto” o implicito che ha visto un significativo aumento alla luce dei recenti avvenimenti legati al conflitto Israelo-Palestinese. In particolare, l’ambito della nostra indagine riguarderà le forme di manifestazione antisemite appartenenti alla categoria degli hate speeches verbali o simbolici.
La prospettiva che si assume è singolare, in quanto consente di coniugare un’accezione culturologica dell’antisemitismo con il punto di vista del diritto (e del diritto penale).
Dopo aver individuato le peculiarità di queste nuove forme di antisemitismo in una prospettiva generale, la restante parte dell’elaborato sarà finalizzata infatti a chiarire, prendendo come modello l’articolo 604 bis del Codice penale sui discorsi d’odio in generale, i limiti dell’intervento penalistico nella repressione di tale variegato fenomeno, sia alla luce del difficile bilanciamento tra la fattispecie incriminatrice e i principi di garanzia che informano il diritto penale liberale, sia dell’interferenza della stessa norma con altri principi di rango costituzionale, quali la libertà di espressione. Alla luce delle riflessioni dottrinali di cui daremo conto, i limiti evidenziati nell’attuale disciplina verranno calati nell’analisi di alcune vicende giurisprudenziali relative a recenti episodi antisemiti. Tale casistica sarà funzionale a confermare la complessità del rapporto tra neo-antisemitismo e diritto penale. Seguiranno alcuni spunti di riflessione per una prospettiva di riforma del diritto penale che possa rendere più semplice l’intercettazione del fenomeno nei singoli casi e, infine, richiameremo brevemente lo spazio di irrilevanza del diritto penale, dando conto della possibilità di applicare altri tipi di sanzioni rispetto alla pena.
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