Tesi etd-06182023-142058 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GIUSTO, CONCETTA
URN
etd-06182023-142058
Titolo
L’interruzione volontaria di gravidanza come problema sociale in Italia e Stati Uniti.
Attori e narrazioni nelle rappresentazioni della carta stampata.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Cervia, Silvia
Parole chiave
- claim-making
- construction of social problems
- costruzione dei problemi sociali
- interruzione volontaria di gravidanza
- Italia
- Italy
- rivendicazioni
- Stati uniti - voluntary termination of pregnancy
- USA
Data inizio appello
03/07/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/07/2063
Riassunto
Il tema dell‘interruzione volontaria di gravidanza è tornato, di recente, ad occupare un posto rilevante nel dibattito pubblico. Una disputa che si situa precisamente nella definizione del fenomeno come problema sociale a partire dalla mobilitazione di attori, norme, valori e simboli. Il presente lavoro, basato sulla teoria della costruzione dei problemi sociali, teorizzata primariamente da Kitsuse e Spector e perfezionata da altri studiosi, fra i quali Joel Best, intende indagare i processi di costruzione dell’aborto volontario come problema sociale allo scopo di ricostruire le dinamiche di claiming che investono non solo e non tanto il tema in sé ma il più vasto campo in cui tale problema viene, di volta in volta, ad essere inserito.
Considerando tali presupposti il primo capitolo, partendo dalle speculazioni circa il senso comune dei
più eminenti sociologi e richiamando i fondamenti della teoria delle rappresentazioni sociali di Serge
Moscovici, si occupa di indagare la socializzazione alla realtà attraverso lo studio delle modalità di
costruzione degli schemi interpretativi che ogni attore sociale utilizza per la comprensione della vita quotidiana. Dopo aver illustrato le critiche all’approccio costruzionista il capitolo si sofferma sul modello di socializzazione ai problemi sociali di Alexander.
Il modello di socializzazione ai problemi sociali è utilizzato, nel secondo capitolo, per analizzare il processo di problematizzazione dell’ordine di genere, la costruzione di ruoli e differenze all’interno della società operato dal/i movimento/i femminista/i. La disamina offerta si sofferma sul processo di costruzione del/i discorso/i femminista/i attorno alle logiche di controllo sui corpi femminili, partendo dalla denuncia dei processi di medicalizzazione, per poi concentrare l’attenzione sulla gravidanza, sul feto e sulle modalità con cui lo sviluppo tecnologico ne ha influenzato le rappresentazioni sociali mutando, o esplicitando, la visione collettiva dell’aborto volontario. Il capitolo si conclude ponendo l’accento sulle rivendicazioni globali compiute dalle donne per la legalizzazione della pratica di interruzione volontaria di gravidanza.
Coerentemente con l’approccio adottato il terzo capitolo considera le "soluzioni" in ambito giuridico,
realizzate in particolare negli Stati Uniti e in Italia, come parte del processo di problematizzazione.
Tali "soluzioni", fallimentari nel tentativo di placare le tensioni fra sfere civili in campo, permettono di far emergere la caleidoscopica natura del problema e le diverse definizioni assegnateli da parte dei claim-makers e consentono di introdurre e tematizzare i tentativi, da parte del/i movimento/i femminista/i e cyberfemminista, di de-costruzione radicale di retoriche e simboli assoggettanti.
Il quarto ed ultimo capitolo è dedicato alla restituzione della parte empirica del lavoro indirizzato ad analizzare le dinamiche più recenti del processo di claim-making attorno al problema sociale oggetto di studio, a partire dalla decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti del 24 giugno 2022. Le problematizzazioni offerte dalla carta stampata sono state analizzate a partire dalla costruzione di una base empirica di 85 articoli di quotidiani (34 provenienti da testate italiane e 51 da testate americane).
Con il supporto del software Nvivo© e l’uso della template analysis si è proceduto ad un’analisi
orientata all’identificazione delle rappresentazioni offerte di claims e claims-makers. L’analisi ha
evidenziato, da un lato, il persistere di processi di trasferimento di processi di tematizzazione dal
contesto americano a quello italiano, e dall’altro, alcune peculiarità, in termini di ricomposizione
gerarchica dei template identificati. Il persistere di dinamiche di rappresentazione dicotomizzanti,
funzionale al processo di problematizzazione, costituisce il principale ostacolo ad una comprensione
delle dinamiche di conflitto che attraversano un “campo” che non può essere correttamente
interpretato se circoscritto al singolo fenomeno, seppur rilevante, dell’interruzione volontaria di
gravidanza.
Considerando tali presupposti il primo capitolo, partendo dalle speculazioni circa il senso comune dei
più eminenti sociologi e richiamando i fondamenti della teoria delle rappresentazioni sociali di Serge
Moscovici, si occupa di indagare la socializzazione alla realtà attraverso lo studio delle modalità di
costruzione degli schemi interpretativi che ogni attore sociale utilizza per la comprensione della vita quotidiana. Dopo aver illustrato le critiche all’approccio costruzionista il capitolo si sofferma sul modello di socializzazione ai problemi sociali di Alexander.
Il modello di socializzazione ai problemi sociali è utilizzato, nel secondo capitolo, per analizzare il processo di problematizzazione dell’ordine di genere, la costruzione di ruoli e differenze all’interno della società operato dal/i movimento/i femminista/i. La disamina offerta si sofferma sul processo di costruzione del/i discorso/i femminista/i attorno alle logiche di controllo sui corpi femminili, partendo dalla denuncia dei processi di medicalizzazione, per poi concentrare l’attenzione sulla gravidanza, sul feto e sulle modalità con cui lo sviluppo tecnologico ne ha influenzato le rappresentazioni sociali mutando, o esplicitando, la visione collettiva dell’aborto volontario. Il capitolo si conclude ponendo l’accento sulle rivendicazioni globali compiute dalle donne per la legalizzazione della pratica di interruzione volontaria di gravidanza.
Coerentemente con l’approccio adottato il terzo capitolo considera le "soluzioni" in ambito giuridico,
realizzate in particolare negli Stati Uniti e in Italia, come parte del processo di problematizzazione.
Tali "soluzioni", fallimentari nel tentativo di placare le tensioni fra sfere civili in campo, permettono di far emergere la caleidoscopica natura del problema e le diverse definizioni assegnateli da parte dei claim-makers e consentono di introdurre e tematizzare i tentativi, da parte del/i movimento/i femminista/i e cyberfemminista, di de-costruzione radicale di retoriche e simboli assoggettanti.
Il quarto ed ultimo capitolo è dedicato alla restituzione della parte empirica del lavoro indirizzato ad analizzare le dinamiche più recenti del processo di claim-making attorno al problema sociale oggetto di studio, a partire dalla decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti del 24 giugno 2022. Le problematizzazioni offerte dalla carta stampata sono state analizzate a partire dalla costruzione di una base empirica di 85 articoli di quotidiani (34 provenienti da testate italiane e 51 da testate americane).
Con il supporto del software Nvivo© e l’uso della template analysis si è proceduto ad un’analisi
orientata all’identificazione delle rappresentazioni offerte di claims e claims-makers. L’analisi ha
evidenziato, da un lato, il persistere di processi di trasferimento di processi di tematizzazione dal
contesto americano a quello italiano, e dall’altro, alcune peculiarità, in termini di ricomposizione
gerarchica dei template identificati. Il persistere di dinamiche di rappresentazione dicotomizzanti,
funzionale al processo di problematizzazione, costituisce il principale ostacolo ad una comprensione
delle dinamiche di conflitto che attraversano un “campo” che non può essere correttamente
interpretato se circoscritto al singolo fenomeno, seppur rilevante, dell’interruzione volontaria di
gravidanza.
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