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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06182020-155809


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
FERRARI, CARLOTTA
URN
etd-06182020-155809
Titolo
Attuali approcci nutraceutici per il potenziale trattamento del morbo di Alzheimer
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof. Calderone, Vincenzo
relatore Dott. Brogi, Simone
Parole chiave
  • acetilcolina
  • acetilcolinesterasi
  • amiloide beta
  • integratori alimentari
  • morbo di Alzheimer
  • nutraceutici
  • prodotti naturali
Data inizio appello
08/07/2020
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Il morbo di Alzheimer (AD) rappresenta un vero e proprio problema socio-sanitario, tanto da essere riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come una priorità globale, in quanto, con l’aumento della popolazione anziana negli anni a venire, il numero di persone colpite dalla malattia è destinato a crescere. Gli approcci farmacologici, utilizzati oggi, non sono risolutivi per la malattia, sebbene rappresentino un valido aiuto per apportare un miglioramento nella vita quotidiana dei pazienti. In questa tesi è stato evidenziato quanto sia rilevante adottare uno stile di vita sano, per avere la possibilità di prevenire o almeno ritardare la potenziale insorgenza della malattia; a tal proposito sono stati analizzati i nutraceutici, che potrebbero rappresentare un approccio terapeutico alternativo o complementare all’attuale terapia farmacologica. I nutraceutici presi in esame agiscono attraverso diversi meccanismi d’azione, come potenziare il sistema colinergico, contenere la deposizione della proteina β-amiloide nel SNC e favorire il flusso ematico cerebrale. Attraverso questi meccanismi di azione si potrebbe usare nutraceutici/prodotti naturali per controllare quelle che sono le principali manifestazioni cliniche dell’AD. Numerosi studi clinici randomizzati e controllati hanno dimostrato che i nutrienti, estratti dalle piante e dagli alimenti, hanno pertanto un effetto protettivo sul cervello nei confronti del declino cognitivo; tuttavia, dal momento che sono necessari ulteriori studi, i nutraceutici non sono identificati attualmente come una comprovata strategia terapeutica per il trattamento della malattia. La ricerca scientifica prosegue, guardando con fiducia al ruolo che la nutraceutica potrà avere nel prossimo futuro, per prevenire il rischio di sviluppare o rallentarne la progressione di diverse malattie incluse quelle neurodegenerative, o per supportare le terapie farmacologiche, già adottate in soggetti malati.
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