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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06182020-112223


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
ANTOGNETTI, DAMIANO
URN
etd-06182020-112223
Titolo
Fratture vertebrali da fragilità: impatto del ritardo del timing della terapia antifratturativa sul rischio di nuove fratture, studio multidisciplinare.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Parchi, Paolo Domenico
Parole chiave
  • osteoporosi
  • fratture vertebrali da fragilità
  • approccio multidisciplinare
  • terapia antifratturativa
Data inizio appello
20/07/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/07/2090
Riassunto
L’osteoporosi è una patologia estremamente frequente con un’alta prevalenza nella popolazione globale. La complicanza più temuta di questa patologia sono le fratture da fragilità tra le quali le più rappresentate si riscontrano a sede vertebrale. A Pisa dal Febbraio 2014 è nato l’ambulatorio multidisciplinare delle fratture vertebrali da fragilità dove un ortopedico, un reumatologo e un fisiatra si occupano della diagnosi, terapia e riabilitazione di tale problematica. La patologia osteoporotica spesso rimane misconosciuta e giunge alla diagnosi tardivamente e il management delle fratture da fragilità spesso risulta inadeguato o tardivo. Lo scopo di un ambulatorio multidisciplinare dedicato a questa problematica è quello di ottimizzare la gestione del paziente con fratture da fragilità in modo da offrirgli la migliore chance di guarigione e di riduzione del rischio per eventuali eventi fratturativi futuri. Lo scopo dello studio oggetto di questa tesi è quello di indagare quale sia l’impatto di una corretta terapia antifratturativa e come influisca il ritardo terapeutico sull’healing delle fratture e sul rischio fratturativo futuro. Analizzando un gruppo di quasi 300 pazienti si è riscontrato che i pazienti correttamente inquadrati e in terapia secondo nota AIFA 79 presentano un numero medio di fratture vertebrali significativamente più basso rispetto ai pazienti non in terapia. In secondo luogo, è risultato anche che il ritardo nell’impostazione terapeutica è correlato sia al numero che alla gravità delle fratture; all’aumentare del ritardo aumenta il numero delle fratture e la loro gravità.
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