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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06182019-102035


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
PERTICI, CARLOTTA
URN
etd-06182019-102035
Titolo
Le condizioni per l'instaurazione del giudizio direttissimo nei confronti dei minori
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Bresciani, Luca
Parole chiave
  • juvenile criminal trial
  • juvenile criminal justice
  • imputati minorenni
  • giudizio direttissimo
  • direct judgment
  • accertamento personalità
  • procedimenti speciali
  • processo penale minorile
  • young offenders
Data inizio appello
12/07/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/07/2089
Riassunto
La presente indagine si propone di esaminare i presupposti di ammissibilità del giudizio direttissimo nei confronti di imputati minorenni, a fronte delle problematiche poste dalla formulazione dell’art. 25 comma 2 del d.p.r. 448/1988. La trattazione prenderà le mosse dalle origini della giustizia penale minorile, ricostruendo l’evoluzione che si è verificata nell’ambito dell’ordinamento italiano, il ruolo svolto dalle pronunce della Corte costituzionale e dalle fonti sovranazionali, con un breve cenno al fenomeno della devianza minorile. Nel secondo capitolo saranno poi passati in rassegna i principi fondamentali su cui si regge attualmente il processo penale minorile, introdotti dal d.p.r. 448/1988, nonché quelle che sono le principali tappe del procedimento: la verifica dell’imputabilità, l’accertamento dell’età, l’udienza preliminare. Saranno inoltre esaminati gli strumenti di definizione anticipata del processo minorile, i quali assumono particolare rilievo alla luce del principio di minima offensività del processo. Il terzo capitolo sarà invece dedicato ad una generale disamina dei procedimenti speciali instaurabili nel rito minorile, nonché all’istituto della mediazione penale minorile. Il fulcro dell’indagine sarà rappresentato dal quarto capitolo, nel quale dopo aver tratteggiato brevemente la storia dell’istituto, verranno analizzate le condizioni di esperibilità del giudizio direttissimo nel rito minorile: non soltanto quelle mediate dal Codice di procedura penale, ma anche e soprattutto quelle ricavabili dal disposto del d.p.r. 448/1988. Saranno poi esaminati gli accertamenti sulla personalità, istituto cardine del nuovo processo penale minorile, e la compatibilità tra la norma che li prescrive (art. 9 d.p.r. 448/1988) e le esigenze di speditezza che sono alla base del procedimento speciale in oggetto; facendo peraltro presenti quali sono i dubbi sollevati a tal proposito dalla dottrina e quale la posizione assunta dalla giurisprudenza soprattutto alla luce dell’introduzione nell’art. 25 del nuovo comma 2-ter ad opera del d.-l. 92/2008, conv. L. 125/2008.
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