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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06182013-114313


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FIORELLI, FABIANA
URN
etd-06182013-114313
Titolo
Il mosaico sulla facciata del Duomo di Spoleto.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Ascani, Valerio
Parole chiave
  • duomo di spoleto
  • facciata
  • mosaico
Data inizio appello
01/07/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
01/07/2053
Riassunto
Lo scopo che si prefigge questa tesi è quello di approfondire lo studio in merito ad un'opera che fino ad oggi ha ricevuto un'attenzione critica inferiore a quanto sarebbe stato lecito attendersi data la sua importanza.
Il mosaico che occupa l'ogiva centrale della facciata del duomo di Spoleto è senza dubbio un'opera conosciuta non solo agli occhi degli studiosi. Infatti l'immagine della facciata del duomo spoletino è stata spesso riprodotta a vario titolo su guide e manifesti ed utilizzata come monumento simbolo della città. A questo grado di confidenza con l'immagine della facciata non è corrisposto nel tempo un altrettanto importante approfondimento sul tema. L'obbiettivo di questa tesi è quindi primariamente quello di analizzare il contributo degli studiosi che si sono interrogati sul mosaico che tutt'ora pone domande insolute, come quella riguardo al suo autore partendo dal nome stesso, e proporre nuovi spunti di riflessione. Infatti uno dei nodi cruciali dell'analisi dell'opera risiede proprio nel nome dell'autore del mosaico che tradizionalmente viene indicato con Solsternus, termine presente nell'iscrizione al di sotto dell'opera, ma che potrebbe non essere realmente il nome dell'artista. Altre domande fondamentali sono quelle riguardanti l'identificazione dei committenti dell'opera e la provenienza dell'artista o bottega che si occupò dell'esecuzione del mosaico. É bene chiarire fin da subito che il mosaico spoletino si presenta con un caso non comune in quanto è uno dei pochissimi esempi ancora visibili di mosaico in facciata risalente ai prima anni del XIII secolo in Italia. Volendo dare alcune risposte alle questioni ancora aperte intorno al mosaico s'intende procedere, nel corso della stesura della tesi, ad una descrizione generale dell'edificio che ospita il mosaico ossia del duomo di Spoleto. Nel primo capitolo s'intende infatti ricostruire la vicenda dell'edificazione del Duomo caratterizzata da varie fasi di intervento. L'edificio di età romanica infatti è stato oggetto di sistemazioni nel corso dei secoli: dall'aggiunta del portico in facciata nel Quattrocento, al completo rifacimento del suo interno nel Seicento, all'aggiunta degli altari del Valadier nelle cappelle laterali nel Settecento. Oltre a ciò s'intende anche dare brevemente conto della fortuna critica dell'edificio e del mosaico nei secoli precedenti dal XVI al XIX secolo. S'intende inoltre affrontare l'analisi dell'iscrizione presente nel mosaico ricca di notizie che altrimenti sarebbero assai difficilmente giunte fino a noi come il dibattuto nome di Solsterno, la data d'esecuzione dell'opera e i nomi dei fabbricieri. Nel terzo capitolo si approfondirà lo studio sulla tipologia del mosaico in facciata. Attraverso l'analisi di esempi precedenti o coevi al mosaico spoletino verranno messe in luce le caratteristiche, i modelli, la diffusione e le possibili motivazioni di una simile collocazione.
Nel quarto capitolo invece si prenderà in esame il problema dei restauri occorsi al mosaico nel corso dei secoli al fine di stabilire se questi ultimi hanno intaccato la leggibilità dell'opera. Nel quinto capito invece si intende analizzare lo stile del mosaico al fine di stabilire la possibile provenienza dell'artista che realizzò il mosaico. Per giungere a questo risultato verranno verificate le ipotesi avanzate in passato dagli studiosi attraverso i confronti tra il mosaico spoletino e i mosaici coevi presenti in altre zone d'Italia dove erano attive botteghe musive come Roma, Venezia, Monreale e la Toscana.
Nel sesto capitolo invece verranno riprese le problematiche lasciate aperte nei precedenti capitoli e proposte le mie ipotesi in merito.
Rispetto alla letteratura precedente su questo tema la mia indagine verterà innanzi tutto su un riordino delle notizie intorno all'opera, poi nell'analisi personale di parte del materiale d'archivio riguardante l'opera e infine nell'esporre il mio parere riguardo alle importanti questioni aperte che pone il mosaico come l'esistenza o meno di Solsterno, la provenienza dell'artista che eseguì l'opera e l'identificazione della committenza che volle fregiare la facciata del duomo di Spoleto con una così significativa opera.
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