Tesi etd-06172023-204337 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MENGA, LORENZO
URN
etd-06172023-204337
Titolo
Due gerarchi e un quotidiano: "Il Telegrafo" dei Ciano
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
COMUNICAZIONE D'IMPRESA E POLITICA DELLE RISORSE UMANE
Relatori
relatore Prof. Amore Bianco, Fabrizio
Parole chiave
- "Il Telegrafo"
- Ciano
- fascism
- fascismo
- giornale
- giornalismo
- journalism
- newspaper
Data inizio appello
03/07/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/07/2063
Riassunto
Questa tesi analizza il ruolo e l'influenza de "Il Telegrafo", il principale giornale di Livorno durante il periodo fascista, dal 1936 al 1943. Attraverso un'analisi storica e un esame delle fonti primarie, l'obiettivo è stato quello di comprendere come il giornale abbia svolto un ruolo significativo nella promozione dell'ideologia fascista e nella propaganda del regime, soprattutto in relazione alla politica estera.
La ricerca si concentra sull'era dei Ciano, soprattutto su quella relativa a Gian Galeazzo, noto come il "generissimo", che ricoprì il ruolo di ministro degli Esteri dal 1936 al 1943 e parallelamente quello di proprietario de “Il Telegrafo” negli stessi anni. L’elaborato esamina il contenuto editoriale del giornale durante questo periodo, anche attraverso la figura di Giovanni Ansaldo che ne fu direttore proprio dal 1936, evidenziando come il quotidiano di Livorno abbia sostenuto l’aggressiva politica estera dell'Italia fascista e abbia enfatizzato i successi del regime.
Inoltre, quest’analisi indaga anche l'evoluzione del giornale livornese durante gli ultimi anni del regime, tra l'aumento delle tensioni internazionali e le difficoltà militari dell'Italia durante la guerra. Si esplora come “Il Telegrafo” abbia reagito a questi sviluppi, cercando di mantenere una narrazione favorevole al regime.
I risultati mostrano come il quotidiano locale in esame sia stato uno strumento chiave per la propaganda fascista, contribuendo a plasmare l'opinione pubblica e a sostenere il regime di Mussolini, soprattutto quando venne decisa l’alleanza con la Germania Nazista.
L'analisi del ruolo de "Il Telegrafo" fornisce una prospettiva approfondita sulla stampa fascista locale e contribuisce alla comprensione delle dinamiche politiche e sociali durante gli anni cruciali che hanno portato alla caduta del regime fascista in Italia.
La ricerca si concentra sull'era dei Ciano, soprattutto su quella relativa a Gian Galeazzo, noto come il "generissimo", che ricoprì il ruolo di ministro degli Esteri dal 1936 al 1943 e parallelamente quello di proprietario de “Il Telegrafo” negli stessi anni. L’elaborato esamina il contenuto editoriale del giornale durante questo periodo, anche attraverso la figura di Giovanni Ansaldo che ne fu direttore proprio dal 1936, evidenziando come il quotidiano di Livorno abbia sostenuto l’aggressiva politica estera dell'Italia fascista e abbia enfatizzato i successi del regime.
Inoltre, quest’analisi indaga anche l'evoluzione del giornale livornese durante gli ultimi anni del regime, tra l'aumento delle tensioni internazionali e le difficoltà militari dell'Italia durante la guerra. Si esplora come “Il Telegrafo” abbia reagito a questi sviluppi, cercando di mantenere una narrazione favorevole al regime.
I risultati mostrano come il quotidiano locale in esame sia stato uno strumento chiave per la propaganda fascista, contribuendo a plasmare l'opinione pubblica e a sostenere il regime di Mussolini, soprattutto quando venne decisa l’alleanza con la Germania Nazista.
L'analisi del ruolo de "Il Telegrafo" fornisce una prospettiva approfondita sulla stampa fascista locale e contribuisce alla comprensione delle dinamiche politiche e sociali durante gli anni cruciali che hanno portato alla caduta del regime fascista in Italia.
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