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Thesis etd-06172021-094125


Thesis type
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Author
GIANNELLI, BENEDETTA
URN
etd-06172021-094125
Thesis title
«Fedele a me stessa». Un'analisi lessicale e stilistica delle canzoni di Carmen Consoli.
Department
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Course of study
LETTERE
Supervisors
relatore Prof. Maggiore, Marco
correlatore Prof. Franceschini, Fabrizio
Keywords
  • cantautore
  • Carmen
  • Consoli
  • lingua della canzone
Graduation session start date
12/07/2021
Availability
Full
Summary
Il presente lavoro prende in considerazione la produzione della cantautrice Carmen Consoli dal 1996 (anno dell’esordio) ad oggi, al fine di valutare le scelte linguistiche dell’autrice sullo sfondo degli studi sulla lingua della canzone italiana contemporanea.
Tali studi, in particolare a partire dagli anni Settanta, hanno evidenziato che la composizione dei testi di musica leggera è fortemente soggetta a vincoli metrici dettati dalla componente musicale (imprescindibile nel prodotto-canzone per sua stessa essenza), i quali richiedono la chiusura del verso in tempo forte e, quindi, l’utilizzo in tale sede di parole accentate su ultima sillaba. La struttura dell’accento di parola della lingua italiana, tuttavia, è caratterizzata da una larga prevalenza di forme piane, il che ha sempre determinato notevoli problemi compositivi per gli autori di testi di canzoni italiane spesso costretti ad abusare di alcune forme ossitone con conseguente banalizzazione della scrittura.
Le nuove generazioni di cantautori, a partire dagli anni Sessanta, hanno sperimentato soluzioni alternative per rinnovare la lingua della canzone italiana, ricercando un linguaggio meno artificioso e ripetitivo.
In tale percorso di costante rinnovamento stilistico si inserisce la produzione di Consoli, la quale ha perseguito nei suoi testi una lingua sofisticata ma nello stesso tempo accessibile a tutti. I suoi testi si contraddistinguono, tra l’altro, per il rifiuto delle parole abusate del linguaggio canzonettistico e della quotidianità, per la rinuncia alla rima, per l’uso abbondante dell’aggettivazione e degli avverbi con funzione di amplificatori di espressività.
L’analisi dei testi ha anche messo in luce il ricorso a figure retoriche tra cui l’ironia.
La cantautrice si può pertanto individuare come capofila della corrente contemporanea, nota come ‘stile grave moderno’, che ha saputo adattare alla contemporaneità temi e forme del forme del cantautorato italiano degli anni Settanta.
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