• liquido ruminale
• archaeolo
• metano
• gc-fid

Lo scopo di questo lavoro di tesi è quello di sviluppare un metodo analitico per la misura dell’archaeolo, un lipide di membrana fondamentale per gli archaea, in campioni di liquido ruminale. Questa necessità nasce dal fatto che sempre maggiore attenzione è riservata alla valutazione dell’impatto che le aziende zootecniche hanno sull’ambiente, soprattutto in termini di emissioni di gas serra e in particolare metano. I maggiori responsabili di questo inquinamento, che si inserisce nell’inquinamento di natura antropologica, sono gli allevamenti di ruminanti. Essi contribuiscono all’emissione di metano in atmosfera tramite il loro peculiare processo di digestione, che vede tra i prodotti finali di fermentazione enterica proprio il metano. Da qui nasce l’esigenza di monitorare la quantità di gas prodotto dal singolo animale, in ogni azienda. Esistono già diversi metodi, sviluppati per tale scopo, che prevedono misure sia dirette che indirette, ma che richiedono l’uso di apparecchiature piuttosto ingombranti e non propriamente pensate per il benessere dell’animale e l’uso di strumentazione da laboratorio costosa. All’interno di questo contesto il presente lavoro di tesi si propone l’obiettivo di analizzare l’archaeolo in campioni di liquido ruminale, come biomarker per misure indirette di metano, utilizzando una strumentazione facilmente accessibile, sia in termini di costi che di reperibilità, anche alle piccole aziende.