Tesi etd-06172020-181447 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ANDREONI, DANIELE
URN
etd-06172020-181447
Titolo
L'innovazione come driver della strategia aziendale: il caso Indiana
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Bianchi Martini, Silvio
Parole chiave
- digitalizzazione
- e-commerce
- Indiana
- innovation
- innovazione
- startup
- strategia
- strategy
Data inizio appello
06/07/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/07/2060
Riassunto
Stiamo vivendo un’era in cui l’innovazione permea ogni ambito della società. È una sorta di interminabile e frenetica corsa finalizzata al raggiungimento della perfetta alchimia tra scienza e tecnologia, quell’alchimia che è adesso in grado di generare opportunità mai offerte prima. Stiamo vivendo un’epoca nella quale quello che fino a pochi anni fa ci sembrava surreale è divenuto oggi di uso comune, rendendo di fatto possibile l’impossibile. Si è venuto a creare un ecosistema ricco al tempo stesso di opportunità e complessità; il trend delle innovazioni cresce a ritmi esponenziali senza che ci lasci il tempo di adattarci, andando ad invadere capillarmente ogni settore della società senza alcun tipo di eccezione: educazione, produzione, finanza e sanità, oltre ad ogni ambito della sfera personale, sono solamente alcuni degli ennesimi esempi possibili.
Ruolo fondamentale è in tale contesto rappresentato dalla strategia aziendale. Una sua efficace implementazione è in larga misura oggi rappresentata dalla capacità di gestire e realizzare progetti d’innovazione. Tali capacità risultano dunque fondamentali per supportare il raggiungimento degli obiettivi strategici e, conseguentemente, il raggiungimento dell’economicità d’impresa. Le ripercussioni che il connubio innovazione-tecnologia comporta sul sistema economico generale, sull’ambiente esterno, sui rapporti che le aziende hanno con il mercato e sulla loro organizzazione interna, fanno sì che l’impresa si trovi costantemente di fronte al cambiamento. Essa richiede dunque una gestione strategica volta alla ricerca di nuovi posizionamenti strategici.
La presente trattazione si compone di quattro capitoli. Nel primo è stato definito il concetto di “innovazione”. Viste le molteplici accezioni date al termine, si è ritenuto opportuno ripercorrere il contributo apportato dalla letteratura economica al fenomeno, arrivando a delineare le caratteristiche ottenute dagli studi più recenti, comparando i vari modelli che stanno alla base della comprensione del processo di innovazione (dallo “Science-Push” all’Open Innovation”) ed osservando quelli che secondo alcuni studi sono i fattori abilitanti per un processo di “business model innovation”.
Nel secondo capitolo sono stati ripercorsi i più importanti contributi che dallo scorso secolo in poi hanno riguardato il concetto di “strategia aziendale”. Focus particolare è stato quindi posto sul processo di cambiamento strategico; l’evoluzione degli attuali contesti competitivi rende sempre più importante il ruolo che il cambiamento riveste nel governo strategico dell’azienda. Inoltre, dato che le strategie del domani dovrebbero dunque tendere all’introduzioni di modelli di business innovativi in grado di rompere le regole del gioco, è risultato utile l’approfondimento dello scritto di Christensen “Innovator’s Dilemma” (considerato un must- read da molti imprenditori e accademici) e dunque del tema della “disruptive innovation”.
Il terzo capitolo ha come fine quello di mettere in luce quale sia la situazione del nostro Paese in termini di “innovazione” e cosa si sta facendo per cercare di favorire il propagarsi di tale fenomeno.
In particolare, sono stati analizzati:
1) Il livello di digitalizzazione: è stata messa in evidenza l’arretratezza dell’Italia rispetto agli altri paesi dell’Unione Europea (l’indice DESI 2020 della Commissione Europea colloca il nostro Paese al 25° posto su un totale di 28 stati);
2) La forma giuridica di Startup Innovativa: è stato osservato cosa è stato fatto per favorirne la diffusione, a partire dalla creazione nel 2012 di un framework normativo ad esse dedicato;
3) L’utilizzo dell’e-commerce: è stata analizzata la portata che tale fenomeno ha assunto nell’ultimo decennio e gli impatti che si sono verificati alla luce dell’emergenza sanitaria attualmente in corso.
Il quarto ed ultimo capitolo riguarda la trattazione di un case study: Indiana.
Si tratta di un tool per il “Digital Shelf Analytics” messo a punto dall’azienda lucchese Progresso Srl. L’intento di tale azienda è quello di costituire una ulteriore società (“Indiana Srl”), dedita esclusivamente all’implementazione ed alla commercializzazione del software in questione. “Indiana” sarà a breve iscritta nel registro delle imprese nella sezione speciale dedicata alla startup innovative, potendo in tale maniera godere del massiccio corpus normativo ad esse dedicato. Il software Indiana rappresenta un ottimo esempio di come l’implementazione e l’adozione di una particolare tecnologia permetta all’azienda di indirizzare le proprie scelte strategiche. I cambiamenti dunque, per chi è in grado di saperli governare, possono rappresentare importanti opportunità di crescita.
Ruolo fondamentale è in tale contesto rappresentato dalla strategia aziendale. Una sua efficace implementazione è in larga misura oggi rappresentata dalla capacità di gestire e realizzare progetti d’innovazione. Tali capacità risultano dunque fondamentali per supportare il raggiungimento degli obiettivi strategici e, conseguentemente, il raggiungimento dell’economicità d’impresa. Le ripercussioni che il connubio innovazione-tecnologia comporta sul sistema economico generale, sull’ambiente esterno, sui rapporti che le aziende hanno con il mercato e sulla loro organizzazione interna, fanno sì che l’impresa si trovi costantemente di fronte al cambiamento. Essa richiede dunque una gestione strategica volta alla ricerca di nuovi posizionamenti strategici.
La presente trattazione si compone di quattro capitoli. Nel primo è stato definito il concetto di “innovazione”. Viste le molteplici accezioni date al termine, si è ritenuto opportuno ripercorrere il contributo apportato dalla letteratura economica al fenomeno, arrivando a delineare le caratteristiche ottenute dagli studi più recenti, comparando i vari modelli che stanno alla base della comprensione del processo di innovazione (dallo “Science-Push” all’Open Innovation”) ed osservando quelli che secondo alcuni studi sono i fattori abilitanti per un processo di “business model innovation”.
Nel secondo capitolo sono stati ripercorsi i più importanti contributi che dallo scorso secolo in poi hanno riguardato il concetto di “strategia aziendale”. Focus particolare è stato quindi posto sul processo di cambiamento strategico; l’evoluzione degli attuali contesti competitivi rende sempre più importante il ruolo che il cambiamento riveste nel governo strategico dell’azienda. Inoltre, dato che le strategie del domani dovrebbero dunque tendere all’introduzioni di modelli di business innovativi in grado di rompere le regole del gioco, è risultato utile l’approfondimento dello scritto di Christensen “Innovator’s Dilemma” (considerato un must- read da molti imprenditori e accademici) e dunque del tema della “disruptive innovation”.
Il terzo capitolo ha come fine quello di mettere in luce quale sia la situazione del nostro Paese in termini di “innovazione” e cosa si sta facendo per cercare di favorire il propagarsi di tale fenomeno.
In particolare, sono stati analizzati:
1) Il livello di digitalizzazione: è stata messa in evidenza l’arretratezza dell’Italia rispetto agli altri paesi dell’Unione Europea (l’indice DESI 2020 della Commissione Europea colloca il nostro Paese al 25° posto su un totale di 28 stati);
2) La forma giuridica di Startup Innovativa: è stato osservato cosa è stato fatto per favorirne la diffusione, a partire dalla creazione nel 2012 di un framework normativo ad esse dedicato;
3) L’utilizzo dell’e-commerce: è stata analizzata la portata che tale fenomeno ha assunto nell’ultimo decennio e gli impatti che si sono verificati alla luce dell’emergenza sanitaria attualmente in corso.
Il quarto ed ultimo capitolo riguarda la trattazione di un case study: Indiana.
Si tratta di un tool per il “Digital Shelf Analytics” messo a punto dall’azienda lucchese Progresso Srl. L’intento di tale azienda è quello di costituire una ulteriore società (“Indiana Srl”), dedita esclusivamente all’implementazione ed alla commercializzazione del software in questione. “Indiana” sarà a breve iscritta nel registro delle imprese nella sezione speciale dedicata alla startup innovative, potendo in tale maniera godere del massiccio corpus normativo ad esse dedicato. Il software Indiana rappresenta un ottimo esempio di come l’implementazione e l’adozione di una particolare tecnologia permetta all’azienda di indirizzare le proprie scelte strategiche. I cambiamenti dunque, per chi è in grado di saperli governare, possono rappresentare importanti opportunità di crescita.
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