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Oggetto del lavoro è lo studio della storia e dell'evoluzione delle funzioni della giuria penale statunitense.
Partendo dalla storia del suo antenato inglese, l'elaborato si propone di dimostrare come fin dai primi secoli di vita, l'istituto abbia assunto caratteristiche che lo hanno portato ad assumere una fondamentale funzione di garanzia dei diritti degli individui.
Attraverso una presentazione dei casi giudiziari più significativi, tra cui il processo di William Penn e il caso Zenger, si ripercorre la storia dell'istituto fino ad arrivare all'approvazione degli emendamenti alla Costituzione Americana, contenuti nel Bill of Rights.
Il lavoro prosegue poi analizzando l'attuale funzionamento e il ruolo della giuria nel processo penale statunitense, soffermandosi in particolari sugli aspetti dove viene maggiormente in risalto il ruolo della giuria come fattore di democratizzazione dell'ordinamento.
In primo luogo viene trattato il "jury selection process" in correlazione al problema della tutela delle minoranze. La trattazione prosegue dando conto delle modalità deliberative del verdetto e dei contenuti che questo può assumere, con specifico riguardo alla "jury nullification". Vengono da ultimo presentati il tema del potere della giuria di applicare la pena di morte, e la revisione dei verdetti della giuria.
Il lavoro si conclude ragionando su quali possano essere le prospettive evolutive dell'istituto, in Inghilterra, ma principalmente negli Stati Uniti, dove il "jury trial" è maggiormente utilizzato.