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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06172014-135133


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
MANZIONE, MICHELE
URN
etd-06172014-135133
Titolo
Ragionevole durata del processo e illeciti disciplinari del magistrato
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Marzaduri, Enrico
Parole chiave
  • articolo 111 della Costituzione
  • CEDU
  • equo indennizzo
  • giusto processo
  • illeciti disciplinari dei magistrati
  • legge "Pinto"
  • processo breve
  • ragionevole durata del processo
Data inizio appello
07/07/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente lavoro si propone di indagare gli effetti che la violazione del principio di ragionevole durata dei processi, recentemente costituzionalizzato, provoca sulla responsabilità disciplinare dei magistrati. In particolar modo il primo capitolo si occupa del principio di ragionevole durata del processo nelle Carte internazionali e nella Carta europea dei diritti dell'uomo, che con il Trattato di Lisbona è esplicitamente assurta allo stesso valore giuridico dei Trattati dell'Unione; nonché dell'introduzione faticosa del principio nell'ordinamento italiano tramite la riforma dell'articolo 111 della Costituzione; conclude il capitolo una panoramica della giurisprudenza della Corte Europea dei diritti dell'uomo e della Corte costituzionale in materia di ragionevole durata. Nel secondo capitolo viene analizzato il concetto di equa riparazione per danno da irragionevole durata del processo e i rimedi interni che il legislatore italiano ha escogitato per far fronte alla drammatica situazione italiana in tema di ragionevole durata: un rimedio ex post basato sul ristoro del danno subito, contenuto nella cd. "legge Pinto", e il tentativo di individuare un rimedio ex ante, il cd. "processo breve", che si è invece rivelato incompatibile coi principi europei e costituzionali sul giusto processo ed è stato perciò temporaneamente accantonato. il terzo capitolo tratta infine degli effetti che la violazione del principio di ragionevole durata provoca sui magistrati e si concentra sugli illeciti disciplinari collegati a tale violazione, alla luce della recente tipizzazione degli illeciti disciplinari dei magistrati.
Note
La tesi in oggetto non è stata inserita correttamente nel data base dall’autore. L’autore stesso ed i relatori sono stati avvertiti di tale omissione.
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