Tesi etd-06172006-122330 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Cecchetti, Barbara
Indirizzo email
barbara2@tiscali.it
URN
etd-06172006-122330
Titolo
Zone umide artificiali per la depurazione di reflui civili; valutazione dell'efficienza depurativa dell'impianto di Dicomano.
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE AMBIENTALI
Relatori
relatore Iacomelli, Aldo
relatore Cini, Carlo
relatore Cini, Carlo
Parole chiave
- allegato 5
- constructed wetlands
- SFS-h
- SFS-v
- testo unico sulle acque
- VF
- FWS
- HF
- phragmites australis
Data inizio appello
14/07/2006
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
14/07/2046
Riassunto
L’elaborato inizia con una descrizione della normativa europea e nazionale in materia di tutela delle acque dall’inquinamento.
Viene valutato il D. Lgs 152/99, che per primo in Italia riconosce la fitodepurazione e il lagunaggio tra i cosiddetti “trattamenti appropriati”.
Nella prima parte del Capitolo 2 vengono descritti i processi di rimozione degli inquinanti che interessano le zone umide, naturali o artificiali.
Dopo una rapida esposizione delle metodologie di depurazione tradizionali, il lavoro descrive i sistemi di fitodepurazione, definendone dettagliatamente le varie tipologie e le caratteristiche ecologiche e botaniche, e indicandone i criteri per il dimensionamento.
Seguono alcune valutazioni su vantaggi e svantaggi di questa tecnica e sulle esperienze nazionali nel settore.
Nell’ultima parte del Capitolo 2 si esaminano, tra i fitotrattamenti, i sistemi di phytoremediation per la depurazione dei fanghi biologici.
La sezione “Materiali e Metodi” descrive l’attività sperimentale di campionamento e le seguenti analisi chimico-fisiche, microbiologiche ed eco-tossicologiche eseguite sul refluo trattato dall’impianto di fitodepurazione di Dicomano. Nella parte “Risultati” si presentano i valori dei parametri ottenuti sperimentalmente, le percentuali di abbattimento degli inquinanti e l’andamento delle concentrazioni lungo gli stadi dell’impianto.
La sezione “Conclusioni”, in riferimento ai risultati ottenuti, sviluppa considerazioni sull’efficienza depurativa dell’impianto e sugli aspetti gestionali.
Viene valutato il D. Lgs 152/99, che per primo in Italia riconosce la fitodepurazione e il lagunaggio tra i cosiddetti “trattamenti appropriati”.
Nella prima parte del Capitolo 2 vengono descritti i processi di rimozione degli inquinanti che interessano le zone umide, naturali o artificiali.
Dopo una rapida esposizione delle metodologie di depurazione tradizionali, il lavoro descrive i sistemi di fitodepurazione, definendone dettagliatamente le varie tipologie e le caratteristiche ecologiche e botaniche, e indicandone i criteri per il dimensionamento.
Seguono alcune valutazioni su vantaggi e svantaggi di questa tecnica e sulle esperienze nazionali nel settore.
Nell’ultima parte del Capitolo 2 si esaminano, tra i fitotrattamenti, i sistemi di phytoremediation per la depurazione dei fanghi biologici.
La sezione “Materiali e Metodi” descrive l’attività sperimentale di campionamento e le seguenti analisi chimico-fisiche, microbiologiche ed eco-tossicologiche eseguite sul refluo trattato dall’impianto di fitodepurazione di Dicomano. Nella parte “Risultati” si presentano i valori dei parametri ottenuti sperimentalmente, le percentuali di abbattimento degli inquinanti e l’andamento delle concentrazioni lungo gli stadi dell’impianto.
La sezione “Conclusioni”, in riferimento ai risultati ottenuti, sviluppa considerazioni sull’efficienza depurativa dell’impianto e sugli aspetti gestionali.
File
Nome file | Dimensione |
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capitolo_1.pdf | 0.00 Kb |
frontespizio.pdf | 0.00 Kb |
indice.pdf | 0.00 Kb |
scopo_tesi.pdf | 0.00 Kb |
1 file non consultabili su richiesta dell’autore. |