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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06162024-112436


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
RIZZI, SOFIA
URN
etd-06162024-112436
Titolo
L'EVOLUZIONE DEI PROGETTI DI AUTOMAZIONE NAVALE ED IL POSSIBILE IMPIEGO FUTURO DELLE UNITÀ UNMANNED NELLE ATTIVITÀ DEL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO - GUARDIA COSTIERA
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
SCIENZE DEL GOVERNO E DELL'AMMINISTRAZIONE DEL MARE
Relatori
relatore C.C. (AN) Carafa, Simone
Parole chiave
  • UNITA' UNMANNED E GUARDIA COSTIERA
Data inizio appello
19/07/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/07/2027
Riassunto
L'incessante progresso tecnologico ha trasformato il panorama delle operazioni navali, a partire dalle prima navi portacontainer, al gigantismo navale, ai sistemi di supporto alla navigazione, introducendo in ultimo il concetto di automazione e aprendo la strada alle navi senza equipaggio a bordo.
Partendo proprio da questo presupposto, l’elaborato approfondisce le potenzialità di tali imbarcazioni, concentrandosi sul SAND, un drone navale progettato per elevare l'efficienza, la sicurezza e la flessibilità delle operazioni marittime.

Il primo capitolo traccia l'evoluzione delle navi unmanned, distinguendo i differenti livelli di automazione definiti dall'IMO e analizzando le caratteristiche peculiari di queste imbarcazioni.

Attraverso brevi cenni storici giungeremo dunque a soffermarci sul SAND che si pone sulla scia dell’evolversi dei rischi e quindi del concetto di sicurezza. Il mare, infatti, può essere un luogo particolarmente ostile non solo per la sua natura ma anche per la grande varietà di attività umana che viene svolta in questo ambiente, per questo motivo tale imbarcazione, non avendo equipaggio a bordo, può rappresentare una chiave del cambiamento per la salvaguardia della vita umana in mare.

Il drone garantirebbe un miglioramento significativo in termini di efficienza, sicurezza e flessibilità. L’assenza di equipaggio a bordo non solo permette al drone di operare in scenari ad alto rischio e in aree difficilmente accessibili, risultando più leggero e manovrabile rispetto alle navi tradizionali. L'assenza di personale a bordo elimina i rischi associati all'errore umano e alla fatica, aumentando la sicurezza delle operazioni. Inoltre, il SAND può essere impiegato in missioni di lunga durata, riducendo i costi di gestione e manutenzione.

Il terzo capitolo si concentra sulle caratteristiche tecniche del SAND, descrivendo la struttura, la propulsione, la tecnologia stealth e le sue proprietà unmanned. La struttura modulare del drone lo rende adattabile a diverse missioni. La tecnologia stealth riduce la visibilità del SAND ai radar e sonar, rendendolo ideale per operazioni di sorveglianza e ricognizione. Le sue proprietà unmanned includono un sistema di pilotaggio autonomo, un sistema di visione da remoto, comunicazioni radio e satellitari e una stazione di controllo a distanza che permette il monitoraggio e il comando del drone da terra.

Ripercorrendo gli aspetti innovativi di SAND giungeremo al termine dell’elaborato ricollegandoci alle attività della Guardia Costiera e studiando le modalità di utilizzo del drone per lo svolgimento delle stesse.
Infine, vengono discusse le sfide normative da affrontare per rendere effettivamente operativo il SAND. L'utilizzo di navi senza equipaggio a bordo solleva questioni relative alla responsabilità, alla sicurezza e alla regolamentazione. Sarà necessario un impegno internazionale per definire un quadro normativo chiaro e solido che consenta l'adozione sicura e responsabile di queste tecnologie innovative.
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