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L’affermazione dei rimedi aquiliani in ambito familiare ha conosciuto un percorso lungo e tortuoso ed è stata ostacolata per lungo tempo dalla concezione chiusa e patriarcale del nucleo domestico.
In Italia, l’iniziale diffidenza all’applicazione dei rimedi di responsabilità civile ai danni causati da un familiare all’altro è stata definitivamente vinta solo nei primi anni del XXI secolo, quando la Cassazione, con la pronuncia 10 maggio 2005 n. 9801 , ha espressamente ammesso la responsabilità civile endofamiliare.
Oggi, l’illecito endofamiliare merita di essere risarcito quando il familiare, con la propria condotta lesiva e nell’inosservanza dei doveri solidaristici, abbia prodotto la lesione di un diritto costituzionalmente protetto di un congiunto e sia provato il nesso di causalità tra la violazione commessa e il danno ingiusto.