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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06162022-201315


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
VIGNALI, LAURA
URN
etd-06162022-201315
Titolo
Back-analysis di edifici in muratura danneggiati dal sisma in Abruzzo del 2009
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA STRUTTURALE E EDILE
Relatori
relatore Prof.ssa De Falco, Anna
relatore Ing. Giuliani, Francesca
Parole chiave
  • muratura
  • back-analysis
  • metodi speditivi
  • vulnerabilità
Data inizio appello
11/07/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/07/2062
Riassunto
Il territorio italiano è dotato di un patrimonio culturale inestimabile, di cui fanno parte anche innumerevoli centri storici in muratura. Alla luce dei vari eventi sismici che hanno colpito l’Italia nel corso dei secoli, si è potuto constatare come spesso tali edificati storici siano estremamente vulnerabili, sia per le eventuali condizioni di fatiscenza in cui si trovano, sia per mancate conoscenze antisismiche all’epoca di costruzione. Il caso studio in esame è il paese di Castelnuovo (AQ), distrutto dal sisma in Abruzzo del 2009, di cui si hanno a disposizione rilievi che mostrano sia le caratteristiche degli edifici ante-sisma, sia il loro stato di danneggiamento a seguito dell’evento.
Lo scopo della tesi è quindi quello di validare la bontà di alcuni metodi per il calcolo della vulnerabilità, avendo la possibilità di svolgere una back-analysis. In particolare si pone l’attenzione su vari metodi speditivi: il metodo di Ferreira per le facciate, quelli di Formisano, Aveiro e del GNDT per lo studio degli edifici e il metodo a cinque parametri di Ferreira che valuta la vulnerabilità degli aggregati.
Tali strumenti hanno, difatti, un alto potenziale, in quanto permettono di conoscere la vulnerabilità sismica di un intero centro abitato in tempi brevi. Ciò dà la possibilità di valutare l’eventuale necessità di intervento su alcuni edifici, consente la redazione di un efficace piano di evacuazione che eviti le zone più a rischio e ha il fine ultimo di ridurre al minimo il numero delle vittime.
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