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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06162016-153300


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
RUGGIERO, ANTONELLA
URN
etd-06162016-153300
Titolo
L’applicazione diretta dei princípi costituzionali da parte del giudice a fronte di omissioni legislative
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Romboli, Roberto
Parole chiave
  • applicazione diretta dei princípi costituzionali
  • divieto di non liquet
  • Drittwirkung
  • grave ritardo o persistente inerzia del legislator
  • il caso delle coppie omosessuali
  • il caso di Eluana Englaro
  • la vicenda di Piergiorgio Welby
  • potere politico e potere giurisprudenziale
  • sentenze additive di princípio
  • tutela dei diritti fondamentali
Data inizio appello
18/07/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’elaborato si propone di esaminare il tema dell’inerzia del legislatore e dell’attivismo dei giudici. In una situazione di grave ritardo o di persistente inerzia del legislatore, i giudici comuni si sono trovati ad essere destinatari di tutta una serie di domande sociali ed hanno quindi cercato, attraverso l’applicazione diretta dei princípi costituzionali, di porre rimedio alle omissioni legislative dando tutela alle nuove istanze sociali che non trovano un riconoscimento espresso e/o completo nella legislazione civilistica.
La tesi è strutturata in cinque capitoli e, in particolare, nel primo capitolo mi occuperò del diritto politico e del diritto giurisprudenziale nella definizione e nella tutela dei diritti fondamentali. Il secondo capitolo ha ad oggetto la fonte che si pone al vertice della “piramide” delle fonti del diritto, ossia la Costituzione repubblicana. Nel terzo capitolo passerò ad analizzare più da vicino l’istituto della Drittwirkung e, in questi anni, molte e relative a diversi settori dell’ordinamento sono state le ipotesi di applicazione diretta delle disposizioni costituzionali da parte dei giudici comuni. Nel quarto capitolo verranno esaminate due diverse situazioni, ossia quando la Costituzione “consente” e quando “impone” una determinata soluzione interpretativa. Differenza che risulta evidente nel caso delle coppie omosessuali e nel diverso fondamento del diritto al matrimonio e del diritto alla vita familiare e di coppia. Mi sono soffermata, poi, su casi assai noti perché molto recenti in cui abbiamo assistito a quella situazione che è stata chiamata dei “diritti accertati, ma non tutelati”, e mi riferisco in particolare al caso di Piergiorgio Welby e alla decisione in ordine alla questione di costituzionalità relativa all’utilizzo del cognome materno. Lo stesso potrebbe dirsi a proposito della vicenda che ha visto coinvolta Eluana Englaro e del conseguente conflitto tra poteri, ma a tale caso giudiziario ho dedicato il capitolo quinto con cui si conclude la presente tesi.
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