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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06162016-123012


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
DE SANCTIS, FRANCESCO
URN
etd-06162016-123012
Titolo
Il coupling ventricolo-arterioso destro in pazienti selezionati sottoposti a cardiochirurgia: valutazione invasiva e semi-invasiva.
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
MALATTIE DELL'APPARATO CARDIOVASCOLARE
Relatori
relatore Prof. Marzilli, Mario
correlatore Dott. Guarracino, Fabio
Parole chiave
  • accoppiamento ventricolo-arterioso
  • cateterismo destro
  • ecocardiogramma transesofageo intraoperatorio
  • elastanza
Data inizio appello
06/07/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Background: L’efficienza meccanica ed energetica del sistema cardiovascolare è determinata dall’interazione dinamica e bidirezionale tra il cuore ed il letto vascolare. Il coupling o accoppiamento ventricolo arterioso, definito quale rapporto tra l’elastanza arteriosa (Ea) e l’elastanza ventricolare (Ees) in fase telesistolica, è un indice ormai consolidato di performance cardiovascolare. Poichè la funzione ventricolare destra rappresenta un fattore prognostico rilevante, predittivo di outcome in molteplici setting clinici, la valutazione dell’accoppiamento ventricolo-arterioso destro (RVC: Right Ventricular Coupling) può influenzare in maniera significativa la gestione dei pazienti in area critica. Sebbene la misurazione invasiva mediante cateterismo destro sia il gold-standard, la valutazione non invasiva mediante ecocardiografia può rappresentare un’alternativa attendibile per la quantificazione delle variabili emodinamiche della circolazione polmonare.
Scopo: Il presente studio prospettico osservazionale è stato finalizzato alla valutazione dell’accoppiamento ventricolo-arterioso destro in una coorte di pazienti selezionati, sottoposti ad intervento cardiochirurgico in regime di elezione, al fine di verificarne la fattibilità e di identificare variazioni peri e post-operatorie del RVC confrontando le misurazioni invasive e semi-invasive.
Materiali e metodi: I pazienti arruolati sono stati sottoposti, in fase intraoperatoria, a valutazioni seriate della funzione ventricolare destra, dell’emodinamica polmonare e del RVC mediante cateterismo destro con Swan-Ganz e metodica volumetrica single-beat; simultaneamente sono state eseguite acquisizioni ecocardiografiche multiparametriche, durante monitoraggio transesofageo intraoperatorio. Sono stati calcolati due indici ecocardiografici, considerati quali surrogati di RVC, vale a dire il rapporto tra l’escursione sistolica dell’anulus tricuspidalico e la stima della pressione sistolica polmonare (TAPSE/PAPs) ed il rapporto tra la velocità sistolica al Doppler tissutale e la pressione sistolica polmonare (S’TDI/PAPs) .
I suddetti parametri sono stati misurati prima (T1) e dopo (T2) l’avvio della circolazione extracorporea ed in fase post-operatoria (T3), entro 48 ore dall’intervento cardiochirurgico, prima dello svezzamento dalla ventilazione meccanica.
Risultati: La misurazione del coupling ventricolo-arterioso destro mediante catetere arterioso polmonare si è dimostrata una metodica sicura e fattibile.
L’analisi dei dati ecocardiografici ha evidenziato variazioni significative del TAPSE e di S’TDI tra T1-T2 e T1-T3 e, limitatamente al TAPSE, tra T2-T3. Non si sono osservate variazioni significative della PAPs e degli indici surrogati di RVC nei tre tempi di osservazione.
Le misure invasive non hanno documentato variazioni significative dei parametri emodinamici ma si è registrato, tra T1 e T3 un incremento significativo del volume telediastolico ventricolare destro ed una concomitante riduzione della frazione di eiezione ventricolare destra, misurati invasivamente.
Ea ha mostrato un trend incrementale nei tre tempi di osservazione, seppur non statisticamente significativo; si è però osservata una riduzione significativa di Ees ed una conseguente variazione significativa di RVC tra T1-T3 e T2-T3. La circolazione extracorporea non ha determinato variazioni significative di Ees, Ea e RVC. L’analisi della relazione di linearità tra le variabili ha documentato una correlazione tra Ea e la PAPs misurata con metodica ecocardiografica. Non sono emerse relazioni tra Ees ed i parametri non invasivi di funzione sistolica ventricolare destra né tra il RVC misurato invasivamente e gli indici ecografici surrogati di RVC.
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