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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06152024-202339


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MALFATTI, SONIA LUCIA
URN
etd-06152024-202339
Titolo
IL RUOLO SOCIALE DELL’ARTE Progetti di divulgazione artistica come pratiche di socialità positiva
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof.ssa Savettieri, Chiara
Parole chiave
  • arte
  • divulgazione
  • sociale
  • socialità
Data inizio appello
05/07/2024
Consultabilità
Completa
Riassunto

La presente tesi “Il ruolo sociale dell’arte. Progetti di divulgazione artistica come pratiche di socialità positiva” trae la sua ispirazione principale dalla mia partecipazione al progetto 10x10. Dialoghi sull’arte, tenutosi fra 2021 e 2022. Il progetto è stato ideato e organizzato dalle associazioni culturali pratesi CUT - Circuito Urbano Temporaneo e MASC - Magazzino Arte Sociale Contemporanea, trovando spazio in un più vasto progetto voluto dal Comune di Prato, dal titolo Officina delle Voci in cui sono state coinvolte alcune delle principali realtà culturali della città pratese. Il progetto 10x10. Dialoghi sull’arte ha insistito su un tema che facesse da filo rosso per il ciclo di seminari, il tema dello stereotipo. Per declinare questa idea di partenza in chiave creativa sono stati chiamati sei artisti del panorama artistico contemporaneo, e sono stati coinvolti dieci giovani fra i 18 e i 25 anni, che hanno partecipato ai seminari insieme ai dieci organizzatori del progetto, tutti giovani al di sotto dei 25 anni. L’intento del progetto, un progetto di giovani per i giovani, è stato creare uno spazio di dialogo e partecipazione attiva in cui l’arte contemporanea fosse la grande protagonista, declinata nelle sei diverse forme del fumetto, della sound-art, della videoarte, della fotografia, del teatro-performance, della poesia. I seminari di divulgazione storico-artistica sono stati pensati per favorire il confronto fra i partecipanti e gli artisti, e si sono articolati in momenti teorici e momenti laboratoriali, seguendo alcuni dei principi della didattica della storia dell’arte. Gli obiettivi principali del progetto sono stati in primo luogo la divulgazione storico-artistica contemporanea; in secondo luogo, ma non di secondaria importanza, la creazione di pratiche di socialità positiva fra i giovani, in uno spazio riqualificato della città di Prato – gli ex Macelli – dove oggi ha sede Transpace (fondato dalle associazioni CUT e MASC) e dove si sviluppano gli spazi di Officina Giovani.
Il progetto 10x10 Dialoghi sul contemporaneo ha suscitato l’entusiasmo dei giovani partecipanti, dimostrandosi ben organizzato e ben strutturato, nonché auspicabilmente ripetibile nello stesso format o in un altro simile. Anche gli artisti, secondo quanto emerso durante i seminari e dalle interviste a loro rivolte, si sono dimostrati molto soddisfatti di questa esperienza, trovando di fronte a loro un pubblico attento, interessato e reattivo.
Vivendo in prima persona questa esperienza, ho potuto osservare e conoscere da vicino, inoltre, l’operato dell’associazione culturale CUT - Circuito Urbano Temporaneo, che ha portato avanti nella città di Prato diversi progetti, in cui l’arte contemporanea è sempre stata la protagonista, e ha aiutato a creare buone pratiche di socialità, inclusione, confronto, partecipazione, con un occhio di riguardo soprattutto per quelle aree della città periferiche o socialmente svantaggiate.
Nel corso di questa tesi, dunque, parlerò approfonditamente del progetto 10x10. Dialoghi sul contemporaneo inserendolo nel contesto più vasto del progetto Officina delle Voci, presentando gli enti e le realtà coinvolte. Presenterò poi un confronto con alcuni progetti significativi dell’associazione CUT, che, come 10x10. Dialoghi sul Contemporaneo, hanno messo in luce il ruolo positivo che l’arte può avere nella società attuale. Vorrei dimostrare proprio questo: come l’arte, oltre al suo significato storico e culturale e al valore che ha in quanto materia di studio estremamente vasta e complessa, abbia la capacità di diventare un fattore di coesione sociale, andando a favorire pratiche di socialità positiva, di arricchimento culturale, di partecipazione attiva, di dialogo, di senso di cittadinanza. A tal proposito illustrerò anche le interessanti teorie della storica dell’arte Irene Baldriga, che ha parlato di “cittadinanza estetica”, ovvero del ruolo fondamentale dell’arte nel dare vita a cittadini più consapevoli, responsabili e umani e del valore dell’ “esperienza estetica” nella formazione di ciascuno di noi.















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