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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06152019-163923


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ARGENTI, HANITRINIAINA TAHIRY
URN
etd-06152019-163923
Titolo
Le conseguenze economiche dell'immigrazione Un'analisi socio-economica
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Balestrino, Alessandro
correlatore Prof. Cini, Marco
Parole chiave
  • sociologia
  • interculturalismo
  • immigrazione
  • Economia
Data inizio appello
01/07/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
Quello che abbiamo fatto attraverso questo lavoro, è in prima istanza individuare un punto di contatto tra economia e sociologia, mondi che talvolta sembrano sfiorarsi, essere consapevoli l’uno dell’altro ma mai muoversi in un vero e proprio continuum. Così partendo da un generale campo d’interesse squisitamente economico, nonché quello delle conseguenze economiche dell’immigrazione nei Paesi di destinazione e in quelli d’origine siamo giunti, con l’andare avanti dell’analisi del principale materiale teorico sulla materia, verso quello che è diventato l’oggetto d’indagine, ossia una zona rimasta in penombra nella maggior parte degli studi esistenti, nonché quello dei consumi della popolazione immigrata, non solo nei termini di evidenti impatti economici ma in un’ottica che vede gli immigrati non come “altri” ma come persone che adottano modalità di consumo sempre più vicine alle nostre; il tutto nell’idea, e qui introduciamo l’elemento più sociologico, che con riferimento a determinati prodotti esista un processo di dialogo interculturale.
Gli impatti positivi sull’economia, ottenuti dall’indagine condotta sul territorio livornese, sembrano controbilanciasi con quelli negativi. Tra i risultati più importanti vi è sicuramente l’aver dimostrato la validità dell’ipotesi keynesiana. Infatti, non solo sono coloro che hanno un reddito medio-basso/basso a indicare di spendere tutto il loro reddito familiare disponibile in consumi ma sono questi stessi i soggetti ad avere dichiarato l’intensione di rimanere a Livorno stabilmente.
Per quanto riguarda l’avvicinamento agli stili di vita degli autoctoni, i risultati ottenuti mostrano vie di apertura, in particolar modo in termini di modalità ma in alcuni casi non di spesa. Questo è valido in tutti gli ambiti di consumo ad eccezione di quello dell’istruzione e dell’abitazione, dove si riscontrano delle differenze anche riferibili alla modalità, legate al fatto che gli immigrati non continuano i loro studi (che li abbiano completati all’estero o in Italia) e vivono in misura maggiore in una casa o camera in affitto.
Un processo interculturale, per quanto apprezzabile e auspicabile, sembra non attecchire del tutto nel territorio livornese, a causa del progetto migratorio stesso degli immigrati che sembrano scegliere la città non tanto come occasione di miglioramento permanente ma come un’opportunità temporanea per sollevarsi ma comunque dove restare grazie alle relazioni coltivate che sembrano avere una forza molto più attrattiva nel far desistere dal rimettersi in viaggio qualunque sia la meta.
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