• eparine a basso peso molecolare
• nefropatia cronica
• preeclampsia
• prevenzione

Sempre più donne affette da malattia renale cronica (Chronic Kidney Disease CKD) decidono di intraprendere una gravidanza ed una nefropatia è sempre più frequentemente diagnosticata durante la gravidanza. Si stima quindi che circa il 3% delle gravidanze sia complicata da una CKD.
Tutte le pazienti affette da CKD dovrebbero essere considerate a rischio aumentato di sviluppare complicanze legate alla gravidanza, soprattutto la preeclampsia (PE).
Pur non esistendo a tutt'oggi uno specifico trattamento per la gravidanza in corso di CKD, la prognosi delle pazienti nefropatiche che intraprendono una gravidanza è molto migliorata nel corso degli anni. Questo è dovuto verosimilmente a tre elementi: 1) la pianificazione della gravidanza 2) la personalizzazione delle terapie 3) la stratificazione del rischio e conseguentemente del follow-up.
Individuare le pazienti a rischio appare quindi cruciale per un buon esito della gravidanza. Tuttavia ancora poco si conosce su quale approccio terapeutico usare a scopo preventivo. Mentre solidi dati scientifici ci supportano nell'utilizzo dell'acido acetil salicilico (ASA), non ne esistono di concordi sull'utilizzo delle eparine a basso peso molecolare (Low Molecular Weight Heparin LMWH)
Questa rassegna si propone di valutare i meccanismi biologici e fisiopatologici alla base dell'utilizzo delle LMWH come prevenzione della preeclampsia e di eseguire una revisione critica della letteratura, evidenziando le questioni aperte e gli aspetti che tutt'ora rimangono irrisolti e da chiarire.