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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06152012-190418


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
BOVE, GABRIELE
URN
etd-06152012-190418
Titolo
Le politiche sociali del Comune di Capannori (2009-2011)
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE POLITICHE
Relatori
relatore Vannucci, Alberto
Parole chiave
  • politiche sociali
Data inizio appello
02/07/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/07/2052
Riassunto
La tesi presenta le politiche sociali del Comune di Capannori, nel periodo 2009-2011, evidenziando che le politiche sociali sono quell’insieme di azioni che tendono a garantire e migliorare il benessere dei cittadini, attraverso la risoluzione di problemi e prefissando obiettivi di natura sociale.
Nella parte iniziale sono descritte le politiche sociali nel nostro paese, attraverso un breve excursus storico delle normative e delle scelte di policy che si sono succedute dalla legge Crispi del 1890 alla legge 328/2000, la quale rappresenta il quadro organico del nostro attuale welfare, con l’obiettivo di integrare i servizi e gli interventi sociali. Come tutte le politiche nazionali, anche quelle sociali sono il frutto di un policy making caratterizzato da una contrapposizione partitica che porta avanti logiche di mediazione e compromesso politico.
A seguire si approfondiscono le attuali politiche assistenziali nel nostro paese e si presenta il sistema di welfare toscano.
Particolare attenzione è stata posta sulle scelte locali del Comune di Capannori. Attraverso dati forniti dagli uffici comunali, rielaborati in tabelle e grafici, sono stati presentati alcuni strumenti e campi di attività. È stata mostrata la relazione tra i vari livelli (nazionale, regionale, locale) di politica sociale nei settori: politiche alla persona (materno infantile, anziani, non autosufficienza e disabilità, povertà), politiche abitative e politiche dell’immigrazione.
Nella discussione emerge l’importanza del principio di sussidiarietà verticale, che prevede la distribuzione delle competenze tra lo Stato e le autonomie locali, e il principio della sussidiarietà orizzontale che vede protagonista la società civile e il terzo settore (associazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, Onlus, cooperative sociali) nella fase di progettualità e di elaborazione degli strumenti di azione sociale per la risoluzione delle problematiche di questo settore.
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