logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06142023-174454


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
DE ROSA, RICCARDO
URN
etd-06142023-174454
Titolo
Ludovico Sandeo, Odosophia e Rime. Edizione critica, introduzione e commento.
Settore scientifico disciplinare
L-FIL-LET/10
Corso di studi
STUDI ITALIANISTICI
Relatori
tutor Prof. Pontari, Paolo
tutor Prof.ssa Cabani, Maria Cristina
Parole chiave
  • Rime
  • metrica
  • Quattrocento
  • petrarchismo
  • dantismo
  • estense
  • canzoniere
  • Odosophia
  • Sandeo
  • Ludovico Sandeo
Data inizio appello
20/06/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/06/2093
Riassunto
La tesi fornisce l'edizione critica e commentata dell'opera volgare di Ludovico Sandeo: l'Odosophia, poemetto in terza rima di ispirazione dantesca e trionfale, e le Rime, canzoniere lirico di stampo petrarchesco. La Nota ai testi è dedicata alla recensio completa dei manoscritti e delle stampe dell’Odosophia e delle Rime, con nuove importanti acquisizioni sulla tradizione di quest’ultime. Lo studio dei testimoni è avvenuto quasi sempre in maniera autotipica, tranne laddove è stato necessario ricorrere alla consultazione di digitalizzazioni in alta qualità.

L'edizione è corredata da:
- un capitolo (I) storico-biografico sull'autore, realizzato grazie a indagini archivistiche e bibliografiche che hanno permesso il recupero di documenti completamente nuovi e anche di testi non ignoti ma ancora inediti. Le fonti quattrocentesche impiegate sono divise fra cronache, in latino e in volgare, e documentazione di varia natura, soprattutto lettere, atti notarili e testi letterari. A quelle antiche sono affiancate le fonti erudite, che vanno dalle pagine di CRESCIMBENI 1710 agli appunti autografi di fine Ottocento del Carducci, un itinerario che permette di fotografare attraverso i singoli eruditi l’evoluzione del giudizio su Sandeo, passando dalla disistima al plauso.
- un capitolo (II), di carattere storico-letterario, introduce l’Odosophia e le Rime, di cui sono fornite le datazioni e le circostanze compositive. Dopo una riflessione sui modelli classici e medievali che possono aver agito sulle creazione artistica, il capitolo esamina più dettagliatamente la struttura e i temi delle due opere, contestualizzandole nell’ambiente estense e nella tradizione letteraria, indagando anche i rapporti di interdiscorsività tra differenti declinazioni di un genere, quello visionario-didascalico per l’Odosophia e quello lirico per le Rime. Espansione e approfondimento di queste relazioni sono le ultime due sezioni del capitolo, che analizza l’applicazione sul piano formale delle auctoritates di Dante e di Petrarca: Sandeo, infatti, mostra di saper interiorizzare le tendenze stilistiche e metriche dei due modelli a seconda dell’opera su cui lavora. La recezione metrica è sondata attraverso quattro livelli di ingrandimento, partendo dai generi metrici e arrivando alla conformazione del verso, passando per gli schemi rimici e il trattamento della rima. L’analisi linguistica, che mira a ricostruire l’usus scribendi di Sandeo, è articolata su quattro aspetti: la grafia; la fonetica (vocalismo e consonantismo); la morfologia e il lessico, con un occhio sempre puntato sulle auctoritates e sulla produzione quattrocentesca, in particolare Giusto de’ Conti, l’anonimo del Canzoniere Costabili e gli Amorum libri.
- un’Appendice, che raccoglie i testi provenienti dalle indagini archivistiche, dall’esame autoptico di manoscritti e dagli spogli della produzione erudita tra XVIII e XIX secolo, approfondita nel primo capitolo. L’intero corpus è diviso in cinque categorie ordinate secondo le prime lettere dell’alfabeto latino, cui segue per ogni testo la numerazione in cifra araba: Documenti dell’ASDFe (A); Eruditismo tra Sette e Ottocento (B); Documenti da altri archivi (C); Altra documentazione non archivistica (D); Testi letterari (E). Conclusa questa sezione, l’Appendice prosegue con tabelle di vario argomento (filologico; storico-letterario; biografico e metrico) e con alcune tavole, tutti strumenti a supporto della trattazione nei capitoli principali. Tra le tabelle si segnala il regesto delle opere afferenti al genere del de viris illustribus tra età imperiale e Alto Medioevo (fino a Ildefonso di Toledo) e, nella seconda sezione, un esaustivo censimento tra XIV e XV secolo. Per ogni opera è restituita l'attuale situazione editoriale.
Tra i testi editi in Appendice: la Laudatio Borsii di Leonardo Montagna; gli anonimi capitoli sulle donne illustri di Ferrara; gli autografi carducciani su Sandeo.
File