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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06142023-105043


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BARRERA, VANESSA
Indirizzo email
v.barrera@studenti.unipi.it, vanish_88@hotmail.it
URN
etd-06142023-105043
Titolo
Il Mieloma Multiplo: progressi attuali e nuove strategie terapeutiche
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Rapposelli, Simona
Parole chiave
  • Mieloma Multiplo
Data inizio appello
12/07/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/07/2093
Riassunto
Il Mieloma multiplo (MM) è una neoplasia ematologica caratteriazzata dalla proliferazione di un clone plasmacellulare a livello della nicchia staminale del midollo osseo e da un’abnorme produzione di immunoglobuline monoclonali (componente M) rilevabili nel siero e nelle urine. Storicamente il trattamento terapeutico di questa neoplasia è finalizzato al contenimento della taglia neoplastica e della sintomatologia annessa, ma la sopravvivenza mediana dei pazienti non superava i 3 anni dalla diagnosi, avendo un numero ristretto di farmaci a disposizione, il trattamento terapeutico prevedeva l’impiego dei farmaci alchilanti in associazione ai corticosteroidi. A partire dagli anni ’90 c’è stata una prima rivoluzione terapeutica, quando, al fine di superare la chemioresistenza e di prolungare la sopravvivenza media dei pazienti, è stato introdotto in terapia il trapianto autologo delle cellule staminali (ASCT), e sempre nella stessa decade, il trattamento dei pazienti con Mieloma Multiplo è progredito significativamente grazie all'introduzione in terapia degli agenti immunomodulatori (IMiD), degli inibitori del proteasoma negli anni 2000, degli anticorpi monoclonali negli anni 2010 fino alle pi recenti terapie con le nuove molecole ingegnerizzate derivate dagli anticorpi come gli agenti CAR -T sviluppate negli ultimi anni. Grazie ai numerosi studi clinici e all’impiego di moderne tecnologie diagnostiche come la FISH e l‘imaging avanzato si è arrivati ad una migliore comprensione dei meccanismi patogenetici di tale malattia, tuttavia, l’ampliamento dell’armamentario terapeutico ha evidenziato l’esigenza di una più accurata formulazione del trattamento terapeutico ottimale, soprattutto per i farmaci di ultima generazione, poiché le linee guida di consenso sono limitate e i confronti incrociati dei nuovi agenti sono impegnativi. L’impiego dei nuovi farmaci nella terapia di induzione, consolidamento e mantenimento dopo ASCT ha permesso un prolungamento della sopravvivenza mediana fino a 7-10 anni con un incremento delle percentuali di pazienti con remissione completa. Nei pazienti non candidabili al trapianto autologo è stato aperto un dibattito sull’impiego esclusivo di questi farmaci, senza l’uso up-front dell’ASCT, che permetta di raggiungere gli stessi risultati nella terapia dei pazienti giovani con MM di nuova diagnosi, e sull’utilizzo dei nuovi prodotti per il Mieloma Multiplo recidivato refrattario e sul loro potenziale impiego nella terapia di prima linea, considerando la tollerabilità limitata di alcuni agenti, e le prospettive future di queste terapie sulla base delle prove ad oggi diponiibili. Infine, mettiamo in luce gli studi in corso che coinvolgono agenti promettenti che si stanno facendo strada attraverso la pipeline farmacologica, tra cui l'anticorpo bispecifico diretto al BCMA elranatamab e l'anticorpo bisspecifico diretto al GPRC5D talquetamab.
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