Tesi etd-06142016-144712 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
CARNICELLI, LUCA
URN
etd-06142016-144712
Titolo
L'EEG dopo deprivazione di sonno nell'epilessia del lobo temporale: ruolo del cyclic alternating pattern
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
NEUROLOGIA
Relatori
relatore Dott.ssa Bonanni, Enrica
Parole chiave
- alternating
- cyclic
- EEG
- epilessia
- microstruttura
- pattern
- sonno
- temporale
Data inizio appello
30/06/2016
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
30/06/2086
Riassunto
Nonostante le metodiche strumentali rivestano un ruolo di primo piano nel work-up diagnostico dell’epilessia, fino al 50% degli elettroencefalogrammi (EEG) basali eseguiti su pazienti con clinica suggestiva risulta nella norma o presenta soltanto reperti aspecifici. Negli anni, sono state proposte varie metodiche allo scopo di migliorare la sensibilità diagnostica dell’elettroencefalografia: tra queste, l’EEG dopo deprivazione di sonno si è rivelato in grado di evidenziare anomalie fino nel 50% dei pazienti con un primo EEG basale negativo. Nonostante l’ormai consolidato ruolo diagnostico dell’EEG dopo deprivazione di sonno, le basi neurofisiologiche del suo effetto facilitatorio non sono ancora state del tutto chiarite. Con l'obiettivo di valutare se il sonno mattutino dopo deprivazione di sonno (SD-EEG), confrontato con il sonno notturno (n-PSG), presenti un effetto facilitatorio per se sulla comparsa di anomalie intercritiche (IED) e se tale fenomeno possa essere correlato a modificazioni della microstruttura del sonno, valutata attraverso il Cyclic Alternating Pattern (CAP), abbiamo retrospettivamente valutato 13 pazienti con epilessia del lobo temporale (TLE) che nel corso del work-up diagnostico avevano eseguito polisonnografia notturna completa ed EEG dopo deprivazione parziale (dalle 2 del mattino) di sonno notturno, secondo il protocollo adottato presso il nostro Centro. Per entrambe le registrazioni sono state analizzate macrostruttura e microstruttura del sonno, secondo il modello del CAP e, per i primi cicli NREM/REM, sono state individuate le IED, ottenendo i seguenti parametri: Spike Index (SI, IED/h), variabili macrostrutturali standard e microstrutturali (tra cui CAP rate, A1 index, A2 index, A3 index). L’analisi della macrostruttura non ha evidenziato sostanziali differenze tra n-PSG e SD-EEG, mentre quest’ultimo presentava un aumento significativo del CAP rate e dello Spike Index, con un’associazione specifica con le fasi A1 ed A2 del CAP. La maggior instabilità del sonno mattutino di recupero, correlata principalmente ad un incremento delle fasi A1, in concomitanza delle quali si osserva una maggior incidenza di IED, potrebbe rappresentare uno dei meccanismi neurofisiologici che sottendono la maggior sensibilità diagnostica dell’EEG dopo deprivazione di sonno.
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