I mari e gli oceani sono fonte di vita e di ricchezza. L’uomo da essi trae il proprio sostentamento, in quanto essi regolano il clima, costituiscono una via di sviluppo del mercato e del commercio, creano energia, permettono molteplici attività . In seno alla Comunità internazionale non mancano dichiarazioni di preoccupazione e di allarme circa lo stato di degrado ambientale in cui versano i mari e gli oceani. La presa di coscienza dell’importanza della tutela del mare ha portato, così, la Comunità internazionale ed i vari legislatori europei e nazionali ad adottare misure ed interventi tesi a valorizzare e proteggere questa fondamentale risorsa, in particolare a livello internazionale si è andata formando progressivamente una dettagliata ed articolata regolamentazione di origine convenzionale. Accanto all’intervento normativo internazionale, quindi, si affianca la Comunità europea, la cui azione riguarda diversi obiettivi, tra i quali il ripristino della salute ecologica dei mari europei, la lotta all’inquinamento, la correttezza ambientale delle attività economiche connesse, la promozione dell’integrazione dei fattori ambientali in altre politiche comunitarie, come la politica comune della pesca e la politica marittima. La Comunità europea assume un ruolo sempre più energico con particolare riferimento alla sicurezza della navigazione e alla protezione dell’ambiente marino, mentre agli Stati è demandata l’applicazione delle pertinenti normative.