Tesi etd-06142013-080809 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BIONDI, BEATRICE
URN
etd-06142013-080809
Titolo
La scommessa delle banche del territorio. Il caso toscano.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof. Barsanti, Danilo
Parole chiave
- banche territoriali
- BCC
- fondazioni bancarie
Data inizio appello
01/07/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
01/07/2053
Riassunto
L’obiettivo del presente lavoro di tesi è stato quello di osservare quali, tra i principali istituti di credito in Toscana, si siano dimostrati più “resistenti” alle difficoltà in una fase economica e politica così critica. Le banche analizzate presentano caratteristiche e storie profondamente diverse.
Quelle che hanno svolto un ruolo di sostegno importante per le imprese e le famiglie sono stati i piccoli istituti territoriali, Banche di Credito Cooperativo (BCC) e Casse di Risparmio. Le BCC negli ultimi anni hanno conosciuto un andamento soddisfacente derivato dalla loro matrice cooperativa che ha funzionato come una sorta di patrimonio genetico destinato a favorire la prossimità al mercato, realizzando quindi le condizioni più favorevoli affinché le aziende potessero accrescere nel tempo le relazioni di clientela.
I piccoli istituti radicati nel territorio hanno fatto registrare dati sicuramente migliori rispetto all’andamento generale del settore, ma allo stesso tempo hanno dovuto apportare notevoli cambiamenti alla propria operatività. Infatti a fronte di una maggiore discrezionalità introdotta da Basilea 2, basata essenzialmente sul "rating del cliente”, il modus operandi di questi istituti si è modificato, indebolendo il rapporto di conoscenza personale con il cliente, spesso di lungo periodo, che permetteva in molti casi snellimento e velocizzazione nelle operazioni. Un altro cambiamento di rilievo è stato il progressivo indebolirsi delle Casse di Risparmio, le quali negli ultimi anni hanno subito numerose cessioni/fusioni verso gruppi bancari maggiori non toscani. Questo ha contribuito a corrodere e ridimensionare il senso di appartenenza e la fiducia che s’instaurava tra la banca del territorio e il cliente.
Quelle che hanno svolto un ruolo di sostegno importante per le imprese e le famiglie sono stati i piccoli istituti territoriali, Banche di Credito Cooperativo (BCC) e Casse di Risparmio. Le BCC negli ultimi anni hanno conosciuto un andamento soddisfacente derivato dalla loro matrice cooperativa che ha funzionato come una sorta di patrimonio genetico destinato a favorire la prossimità al mercato, realizzando quindi le condizioni più favorevoli affinché le aziende potessero accrescere nel tempo le relazioni di clientela.
I piccoli istituti radicati nel territorio hanno fatto registrare dati sicuramente migliori rispetto all’andamento generale del settore, ma allo stesso tempo hanno dovuto apportare notevoli cambiamenti alla propria operatività. Infatti a fronte di una maggiore discrezionalità introdotta da Basilea 2, basata essenzialmente sul "rating del cliente”, il modus operandi di questi istituti si è modificato, indebolendo il rapporto di conoscenza personale con il cliente, spesso di lungo periodo, che permetteva in molti casi snellimento e velocizzazione nelle operazioni. Un altro cambiamento di rilievo è stato il progressivo indebolirsi delle Casse di Risparmio, le quali negli ultimi anni hanno subito numerose cessioni/fusioni verso gruppi bancari maggiori non toscani. Questo ha contribuito a corrodere e ridimensionare il senso di appartenenza e la fiducia che s’instaurava tra la banca del territorio e il cliente.
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