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• protezione e tutela del minore
• diritti fondamentali
• diritto alla bigenitorialità

La presente tesi esamina le problematiche nei nuclei familiari nei quali è presente un genitore con patologie psichiche, ponendo attenzione al pregiudizio subito dai bambini e dagli adolescenti che ne fanno parte e alle azioni di tutela e di protezione rivolte a favore di questi ultimi.
Come testimonia, il quadro normativo nazionale ed internazionale, da una parte vi è il diritto alla salute e alla conservazione dei legami parentali del paziente psichico, mentre dall’altra parte entra in gioco il principio del superiore interesse del minore secondo il quale quest’ultimo ha diritto ad una crescita sana e un’educazione equilibrata nell’ambito di una famiglia. Il più delle volte, la presenza di una psicopatologia in uno dei genitori, rappresenta un fattore di rischio non trascurabile, pertanto sono necessari degli approfondimenti al fine di valutare quali possono essere le ripercussioni sullo sviluppo del bambino o dell’adolescente, ovviamente senza trascurare l’importanza del diritto alla bigenitorialità e alla continuità affettiva.
Trattandosi di un tema molto vasto e ricco di contributi intellettuali e legislativi, verrà descritto l’impianto ideologico, normativo e organizzativo che vi sta alla base.
Vedremo che il riconoscimento degli interessi primari delle persone è strettamente legato alle esigenze di riconoscimento delle nuove articolazioni della famiglia, così come alla progressiva affermazione delle libertà fondamentali. Si osserverà, inoltre, come è mutata nel tempo la concezione di salute e di malattia mentale, nella misura in cui la preservazione dello stato di benessere costituisce un presupposto fondamentale per l’esercizio dei diritti umani in senso ampio e, nello specifico, per l’esercizio delle responsabilità genitoriali.
Analizzando il tema che riguarda la tutela della famiglia e della salute dei suoi componenti, emergerà un forte nesso tra le azioni di protezione del minore e gli interventi di sostegno alla genitorialità positiva. Ne conseguirà che gli attori istituzionali e la programmazione dei percorsi socioassistenziali tenderanno a perseguire sia il benessere del figlio che del genitore, in quanto in un sistema familiare i vissuti dell’uno incidono sulla qualità di vita dell’altro.
Al fine di comprendere meglio in che modo la Magistratura si interfaccia e si connette con quello dei servizi sociali territoriali e dei servizi sociosanitari, verrà portato ad esempio il modello intrapreso dalla regione Toscana.