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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-06132020-113301


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LAZZERINI, SIMONE
URN
etd-06132020-113301
Titolo
La salute come diritto sociale: analisi normativa, giurisprudenziale e un caso-studio (la Lunigiana)
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Relatori
relatore Prof.ssa Stradella, Elettra
Parole chiave
  • sds
  • salute
  • pis
  • Lunigiana
  • lea
  • diritto sociale
  • Toscana
Data inizio appello
29/06/2020
Consultabilità
Completa
Riassunto
Quando si parla di diritto alla salute sono diversi gli aspetti che possono essere trattati. Il tema salute è sviluppato nel diritto internazionale, in quello europeo e in quello nazionale. Il diritto alla salute come diritto fondamentale dell’individuo è facilmente comprensibile e nel diritto interno è disciplinato dall’articolo 32 della Costituzione. Il diritto alla salute come diritto sociale, invece è più difficile da delineare perché fa sorgere nell'individuo il diritto a godere di prestazioni. La salute come diritto sociale ha quindi l’esigenza di essere ponderata con gli altri interessi costituzionali. La salute non è vista solo in antitesi alla malattia ma come il completo benessere fisico, psico – fisico e sociale. Come ogni diritto sociale anche quello della salute incontra il suo principale limite nei costi e quindi nella sua sostenibilità. Un contributo notevole su questa problematica è stato dato dalla Corte Costituzionale. Questa negli anni ’70 si era espressa con sentenze “costose” dovute principalmente al momento economico particolarmente buono. Al contrario a partire dagli anni ’90, a seguito di varie crisi finanziarie, la Consulta ha cambiato il suo modo di vedere definendolo come condizionato anche da esigenze finanziarie. Nonostante ciò vi è un nucleo irriducibile delle prestazioni che non possono mai venir meno e che devono essere sempre garantite a tutti. Di grande interesse risultano essere quindi i Livelli essenziali di assistenza (LEA). Questi devono essere fissati dal legislatore nazionale e devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale senza distinzione tra le Regioni. I LEA sono molto importanti perché garantiscono l'uniformità territoriale del diritto alla salute e perché fanno emergere un nucleo minimo di garanzie che deve essere garantito per far si che il diritto stesso sia effettivamente tutelato. L’ultimo aggiornamento dei LEA è avvenuto nel 2017 con un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, nel quale non si è proceduti solo con l’adeguamento dei LEA ma si è provveduto ad una riscrittura totale cambiando, dove necessario, le norme tecnico – sanitarie. Per garantire i Livelli essenziali le Regioni possono ricorrere ad un duplice finanziamento: le entrare proprie e i fondi statali che sono erogati attraverso il criterio del “costo standard”. Ogni Regione possiede un’ampia autonomia organizzativa sul versante socio – sanitario. Per questo motivo in ogni Regione si è sviluppato un modello spesso diverso o addirittura unico nel panorama nazionale. Una delle Regioni con il modello più particolare è la Toscana. La Toscana dal 2005 ha deciso di introdurre, da prima con una fase di sperimentazione e poi dal 2008 a pieno regime, il modello delle Società della salute (Sds). Queste sono consorzi pubblici istituiti tra l’Azienda Unità Sanitaria Locale (AUSL) di riferimento e i comuni della stessa zona che scelgono di aderirvi. L’idea di fondo, per cui queste sono nate, è quella dell’integrazione delle politiche e dei vari soggetti che si occupano della salute dei cittadini e il decentramento della Regione verso i Comuni per coinvolgerli nella programmazione delle politiche sanitarie della zona – distretto. Determinante è quindi la programmazione: questa avviene a livello regionale con il Piano sanitario sociale integrato regionale (PSSIR) e a livello locale con il Piano Integrato di Salute (PIS). Ogni Assemblea dei Soci della Sds deve approvare il Pis, delineando una programmazione strategica pluriennale. Un caso – studio è stato svolto in Lunigiana, piccola lingua di terra al nord della Toscana. La Sds Lunigiana è costituita tra 14 comuni e l’Azienda Toscana Nord Ovest. Molto importante è la tutela della salute e l'erogazione dei servizi in una terra caratterizzata da numerose frazioni alcune delle quali lontane dai centri più abitati e spesso con pochissimi abitanti. Andando quindi a somministrare un questionario alla popolazione per capire la percezione sul diritto alla salute sono uscite diverse conclusioni interessanti. La maggior parte del campione che ha risposto ritiene che la salute in questo lembo di terra sia poco o per niente tutelata. Spesso molti sono dovuti andare fuori dalla zona o addirittura fuori provincia o fuori Regione per ricevere una cura ospedaliera o per fare visite specialistiche. Nonostante ciò la maggior parte del campione ritiene che a costituire una vera tutela del diritto alla salute non sia avere un ospedale vicino a casa ma il fatto che i tempi di attesa per fare visite o altri tipi di interventi non siano troppo lunghi. Ciò che interessa maggiormente i cittadini è che il diritto a ricevere le prestazioni sia effettivamente tutelato e che questo venga fatto nel minor tempo possibile.
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