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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-06132020-023536


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CIARDI, TERESA
URN
etd-06132020-023536
Titolo
Natura e funzione del Coro nel "Prometeo Incatenato"
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
FILOLOGIA E STORIA DELL'ANTICHITA'
Relatori
relatore Medda, Enrico
Parole chiave
  • oceanids
  • identità di ruolo
  • oceanine
  • prometheus vinctus
  • greek tragedy
  • coro
  • chorus
  • rollenidentität
  • prometeo incatenato
  • prometheus bound
Data inizio appello
13/07/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/07/2060
Riassunto
Oggetto di questo lavoro è la trattazione delle problematiche relative alla natura e alla funzione del Coro delle Oceanine nel Prometeo Incatenato. In primo luogo, viene presa in esame a partire dal testo la compresenza di un atteggiamento di adesione emotiva e di una linea parenetica volta al riconoscimento della ἁμαρτία di Prometeo, e se ne indaga la rilevanza ai fini di un processo di immedesimazione del pubblico e trasmissione di un messaggio etico-religioso tradizionale improntato al riconoscimento dei propri limiti (cfr. in particolare Di Benedetto 1978, Pattoni 1987). Si analizzano quindi i motivi della visione e del φόβος, attraverso i quali avviene l’elaborazione di tale norma da parte del Coro e, tramite la mediazione di questo, da parte del pubblico. Nell’ottica della concezione del Coro come mediatore tra tragedia e pubblico si prende quindi in esame la rilevanza dell’elemento umano ai fini della ricezione del dramma. La seconda parte si concentra sulla Rollenidentität (cfr. Gruber 2009) del Coro nella tragedia presa in esame: si intende mostrare come l’identità stessa delle Oceanine, nelle sue diverse componenti, non si configuri come un aspetto secondario, ma giochi un ruolo fondamentale ai fini del processo di immedesimazione e apprendimento illustrato nella prima parte del lavoro. Si discutono tre caratteristiche costitutive dell’identità di ruolo del Coro (Oceanine in quanto divinità naturali, parenti di Prometeo, giovani fanciulle), mostrando come queste fungano da strategie finalizzate alla ricezione da parte degli spettatori, e alla progressiva costruzione e presa di coscienza di questi della propria identità di uomini in relazione alla sfera del divino. Emerge in conclusione dall’analisi qui condotta l’identificazione dell’umanità come orizzonte ultimo della tragedia.
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